Traffico ovunque. Centro storico molto spesso intasato. File infinite. Lunghe attese per percorrere appena poche centinaia di metri. Non sempre è colpa dei cantieri della metanizzazione o della carenza di vigili urbani. Pesa anche il numero elevato dei veicoli che circolano a Sorrento. Una tegola che supera i dispositivi di mobilità contestati aspramente anche dai commercianti.
Serve poco per capire perché Sorrento sia ormai “condannata” a subire il traffico: ci sono a disposizione ben 14mila veicoli per i 17mila abitanti. La media è a dir poco pazzesca: 0,82 a persona. Come Roma. Una statistica choc. E che risulta addirittura superiore a ciò che avviene a Napoli (0,73 veicoli per residente) e Milano (0,69). Certo, Sorrento non è una metropoli né dispone di una rete interna da poter competere alla pari con quella dei grandi centri italiani. Ma indubbiamente i riscontri che arrivano dall’analisi delle registrazioni al Pra (pubblico registro automobilistico) dell’annualità 2015 possono essere indicativi. E utili, anche per l’amministrazione comunale.
Il parco auto ammonta al 47 per cento dei veicoli registrati a Sorrento. A ciò si aggiungono scooter, motociclette, furgoni e caravan. Non vengono presi in considerazione i bus, a cominciare da quelli turistici, altrimenti il dato potrebbe essere destinato a salire vertiginosamente. La media è alta in tutta la penisola sorrentina, una terra sempre e comunque in ostaggio di lamiere roventi e smog. A Sorrento si sta tentando di trovare una via d’uscita andando a rivedere nuovamente il piano traffico. Sull’operazione spunta l’ipotesi di rivolgersi a un esperto che possa collaborare al meglio con l’assessore al ramo Massimo Coppola e il comandante della polizia municipale Antonio Marcìa. In tutto ciò si incastra la necessità di fornire a Sorrento nuove infrastrutture che possano tornare utili per smaltire l’incredibile mole di auto e bus che imperversano in centro.
Senza dimenticare il capitolo più delicato: la Statale sorrentina. Gli albergatori invocano a gran voce l’adozione di provvedimenti risolutivi, il Comune di Vico Equense non vuole più mezzi pesanti pericolosi in centro mentre l’Anas fa muro. E l’estate è ormai dietro l’angolo.