Oltre tremila tessere Pd contestate e a rischio. Pronto il ricorso della componente di Andrea Orlando sull’anagrafe degli iscritti Pd di Napoli e provincia approvata dalla Commissione provinciale per il Congresso. Gli avvocati al lavoro da giorni la depositeranno oggi sia presso la Commissione regionale che nazionale. “Abbiamo detto fin dal primo momento che non ci possono essere dubbi, né ombre sul tesseramento e siccome a nostro avviso ci sono state delle violazioni del regolamento vogliamo sia fatta chiarezza” spiega il parlamentare democrat, Marco Di Lello. Quello che viene contestato sono sia i tempi, sia le modalità dell’approvazione dell’anagrafe degli iscritti. Secondo il regolamento quest’ultima andava convalidata entro 24 ore dal 6 marzo, ma l’ok è arrivato soltanto il 10 marzo. In più si è dato ulteriore tempo – fino ad oggi – ai segretari dei circoli per fornire informazioni su quegli elenchi che erano incompleti, perché sprovvisti di alcuni dati anagrafici, come la data di nascita o la residenza della persona che richiedeva l’iscrizione al Pd. Ed è stato dato ulteriore tempo anche per i pagamenti, non essendo pervenuta in moltissimi casi la copia dei bonifici effettuati per la tessera Pd, né tanto meno i segretari avevano provveduto a portare le somme alla Federazione provinciale Pd, a cui per regolamento va metà del costo della tessera, ovvero 8 euro. La Commissione provinciale per il Congresso, presieduta da Grazia Tatarella, si riunirà oggi per integrare ancora quei circoli con elenchi e pagamenti incompleti. Una decisione che i sostenitori di Orlando contestano come non conforme al regolamento. Il ministro della Giustizia in corsa per la segreteria nazionale d’altra parte aveva già annunciato che non avrebbe presentato liste in Campania se ci fossero state ombre sui voti. Il ricorso era nell’aria già lo scorso 7 marzo quando Peppe Balzamo, componente della Commissione provinciale per il Congresso e sostenitore di Orlando ha ‘denunciato’ che mancavano ben 50 elenchi su 130 circoli e che l’approvazione quindi sarebbe arrivata fuori i tempi previsti dal regolamento per il Congresso. Una realtà che ha costretto nei giorni scorsi i dipendenti della Federazione provinciale Pd a telefonate a tambur battente a tutti i segretari dei circoli e finanche il tesoriere, Giovanni Iacone a mandare sms, per far pervenire dati e pagamenti. Oggi quindi le ultime integrazioni con la riunione della Commissione provinciale per il Congresso, quando contemporaneamente arriverà anche il ricorso che le contesta tutte.
politica
15 marzo 2017
Pd, più di 3mila tessere a rischio. Pronto il ricorso