Torre del Greco. Sono indicati da qualsiasi politico chiamato a guidare palazzo Baronale come la vera “croce” del municipio, l’ingranaggio in grado di rallentare ogni attività amministrativa e non solo. Eppure, le “pagelle” stilate dall’organismo interno di valutazione dell’ente di largo Plebiscito sembrerebbero smentire in modo netto e chiaro il falso mito della scarsa produttività dei funzionari comunali.
Finiti in diverse occasioni al centro delle invettive del sindaco Ciro Borriello, in realtà, i “cervelloni” di palazzo Baronale hanno raggiunto – secondo, appunto, il responso dell’organismo interno di valutazione – risultati in grado di fare scattare indennità da record per il 2015.
Sono quattro i decreti firmati dal leader locale del centrodestra per premiare i dirigenti “virtuosi” del Comune: «L’organismo interno di valutazione – si legge nelle note sottoscritte da Ciro Borriello – ha provveduto a valutare i risultati delle prestazioni relative all’anno 2015 dei dirigenti dell’ente».
Relazioni evidentemente positive, al punto da convincere l’attuale amministrazione comunale a distribuire circa 70.000 euro del fondo disponibile per la retribuzione di risultato della dirigenza. I super-bonus sono stati assegnati – accanto al lauto stipendio già garantito ai vertici dei vari settori nevralgici del Comune – a Domenico Borriello e a Massimiliano Palumbo, rispettivamente ragioniere capo dell’ente di palazzo Baronale e responsabile del settore fiscalità: a entrambi è andato un extra di 21.853,72 euro lordi a titolo di indennità di risultato Facendo due rapidi conti, un premio di 1.800 euro lordi al mese per le proprie “performance lavorative”.
Largamente inferiore, invece, l’indennità di risultato portata a casa da Salvatore Visone e Giuseppe D’Angelo: al funzionario del settore personale – all’epoca dei fatti a capo della polizia municipale, non propriamente il settore più brillante della macchina comunale – e al tecnico voluto direttamente da Ciro Borriello sono stati riconosciuti 13.68,58 euro lordi di indennità di risultato. In tutto circa 70.000 euro, a dispetto della pioggia di critiche piovute in diverse occasioni sulla classe dirigenziale della quarta città della Campania.
Cifre in grado di scacciare via le ombre in qualche caso alimentate dall’amministrazione comunale per giustificare il fallimento di progetti e iniziative e rilanciare – al tempo stesso – le polemiche legate ai tetti di spesa riconosciuti ai funzionari di palazzo Baronale per centrare gli obiettivi fissati a ogni inizio anno.
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