Gragnano. Comprano l’auto attraverso un annuncio su internet, poi la rivendono a un parente e dopo mesi si scopre che la vettura è rubata. Finiscono a processo due coniugi di Gragnano, ma vengono assolti dall’accusa di ricettazione e truffa.
Marito e moglie erano proprietari di un’autorimessa con sede proprio a Gragnano e nell’agosto 2012 avevano acquistato la vettura, una Lancia Y grigia, attraverso il sito di annunci Subito.it da quello che pensavano fosse il proprietario della macchina. Quello che sembrava un affare si è poi rivelato in una doppia truffa per Luigi Sorrentino e Teresiana Nocera.
L’auto infatti è poi stata rivenduta a un parente, ma nel corso di un controllo di polizia a San Giuseppe Vesuviano nell’ottobre 2012 si scopre dal numero di telaio che la macchina era stata rubata nel maggio 2012. La proprietaria infatti era una donna residente a Napoli.
Scatta quindi la denuncia dell’ultimo acquirente nei confronti dei familiari che gli avevano rivenduto la vettura. Inizia così il processo davanti al collegio (presidente Ciollaro, a latere Ambrosino e Camodeca) della prima sezione penale del tribunale di Torre Annunziata.
Nel corso del dibattimento i coniugi riescono a dimostrare, soprattutto attraverso le indagini difensive degli avvocati Roberto Attanasio e Carmine Iovino, quello che si è rivelato un vero e proprio colpo di scena.
Da una visura storica della vettura, i due penalisti sono riusciti a dimostrare l’esatta dinamica della doppia truffa: coloro che erano indicati dalla Procura come truffatori, si sono scoperti vittime di un grande raggiro. Infatti dagli atti prodotti nel processo si evince un doppio cambio di proprietà dell’auto prima dell’acquisto online, ma soprattutto la scoperta che ha impresso la svolta al dibattimento è il fatto che l’autore dell’annuncio su Subito.it aveva sostituito la targa della vettura, pur rimanendo invariato il numero di telaio della Lancia Y. Il cambio di targa (il fattore che ha consentito di effettuare liberamente il passaggio di proprietà) era stato effettuato presso un’agenzia di Castello di Cisterna, probabilmente grazie alla compiacenza degli impiegati. Anche per questo motivo, al momento del passaggio di proprietà in favore dei coniugi Sorrentino, tutto era andato liscio. Invece erano al centro di un grande raggiro, che ha rischiato di far incassare a marito e moglie una condanna pesantissima.
Ora è caccia al truffatore, al momento irreperibile. In ogni caso si apre un’altra inchiesta. Gli atti infatti sono stati inviati alla Procura di Torre Annunziata per aprire eventualmente un nuovo fascicolo a carico del presunto truffatore residente nel Vesuviano.