Scafati. I riflettori puntati venerdì dall’Antimafia sull’appalto per la realizzazione del Polo Scolastico riaccendono le polemiche sull’opera che sarebbe dovuta sorgere a Scafati. Le forze d’opposizione, in particolare, rimpiangono il passato dell’area, addebitando all’amministrazione Aliberti le responsabilità del fallimento. Un progetto entusiasmante e ambizioso, di cui oggi sono rimasti soltanto cumuli di macerie al centro della città. Il cantiere, infatti, sorge a pochi metri dalla villa comunale, dalla Tenenza dei Carabinieri, da Palazzo Mayer, dagli uffici postali e non troppo distante da piazza Vittorio Veneto e dal ponte sul fiume Sarno, passato alla storia per la battaglia del gruppo partigiano “28 Settembre” contro i tedeschi. Una grande incompiuta collocata dove un tempo vi erano una scuola dell’infanzia (conosciuta come “ex nido”), un palazzetto dello sport e alcuni campi da tennis.
Un epilogo che, da sempre, anima le forze di opposizione, convinte che la questione sia stata gestita in malo modo da chi ha amministrato la città negli ultimi anni.
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