Torre del Greco. C’è un quarto indagato per l’inchiesta condotta dalla procura di Torre Annunziata per l’ascensore realizzato in villa comunale. La proroga di indagini notificata a inizio settimana al sindaco Ciro Borriello è stata altresì consegnata al titolare della ditta a cui la squadra di governo cittadino aveva affidato gli interventi finanziati con fondi europei: all’imprenditore Antonio Fiengo – quarantenne di Torre del Greco – il pubblico ministero contesta l’ipotesi di reato per abuso d’ufficio e turbativa d’asta nella procedura per la scelta del contraente.
Ipotesi di reato inizialmente contestate al solo ingegnere Vincenzo Visconti – responsabile unico della gara promossa dall’ente di palazzo Plebiscito – e all’architetto Maria Sollo, direttore dei lavori. Diversa, invece, la posizione del leader locale del centrodestra: a Ciro Borriello, infatti, il pm Rosa Annunziata contesta la sola turbativa d’asta nella procedura del contraente.
Un’accusa scoperta dal leader locale del centrodestra a sei mesi dall’iscrizione nel registro degli indagati, proprio “grazie” alla notifica della proroga delle indagini. Un documento da cui si evince una seconda “curiosità” destinata a essere chiarita a breve: il numero del procedimento aperto per fare luce sulla realizzazione dell’ascensore in villa comunale coincide con il fascicolo aperto sempre per turbativa d’asta relativamente alla gara d’appalto da 40.000 euro per l’installazione delle luminarie natalizie in occasione delle festività 2015.
Una coincidenza capace di scatenare una ridda di voci in municipio sull’imminente arrivo di nuovi avvisi di garanzia.
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