Segnalazioni e appelli spesso inascoltati. Sono tanti e sono quelli dei presidenti e consiglieri delle municipalità per l’occupazione abusiva di spazi pubblici che in alcuni casi non solo non erano abbandonati, ma anche inagibili. Dopo la pubblicazione dell’elenco degli immobili occupati da centri sociali, attivisti, movimenti e comitati, spesso vicini al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e aumentati – da 10 sono arrivati a 34 – durante la sua amministrazione, tornano a far sentire la loro voce e a denunciare con forza. Fino allo scorso anno quando era ancora presidente di Stella-San Carlo all’Arena, Giuliana Di Sarno ha inviato diverse lettere all’allora assessore al Patrimonio, Sandro Fucito e al sindaco per segnalare il caso di Villa De Luca in via Nuova San Rocco occupata a scopo abitativo da Magnammece o pesone. “Sono andata sul posto – racconta – e ho visto che ci abitavano persone indigenti che in molti casi avevano perso il lavoro e a cui le istituzioni purtroppo non avevano saputo dare una risposta in termini di emergenza abitativa”. A preoccupare Di Sarno era l’incolumità di quelle persone: la storica palazzina del Settecento era stato dichiarata inagibile con perizie e relazioni tecniche da parte della facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II. “Ero consapevole della loro indigenza, ma anche della nostra responsabilità come istituzioni, eppure i miei appelli sono rimasti inascoltati”. Non l’unico. Stessa sorte per l’immobile in via Cardinale Prisco occupato da Insurgencia che oggi ha un consigliere comunale eletto con deMa, Eleonora de Majo. Qui vi era stata una gara di 300mila euro indetta dalla municipalità per un asilo nido. Gara vinta, ma il giorno dei lavori l’immobile – racconta Di Sarno – viene occupato. Ha deciso di rivolgersi all’Autorità giudiziaria il consigliere comunale di Soccavo-Pianura e fondatore del comitato “No alla camorra”, Agostino Romano per alcuni locali occupati all’interno della scuola in via Marco Aurelio e dove oggi insieme ad alcuni attivisti dei centri sociali, opera l’associazione “Davide Vive”, in ricordo di Davide Bifulco e che sarebbe in attesa di regolarizzazione. Ma Romano vuole vederci chiaro “allo stato non risulta alcuna assegnazione ci sono pervenute anche segnalazioni di attività poco chiare durante la sera”. Sempre nella stessa municipalità il consigliere comunale, Pasquale Strazzullo ha proposto di rispolverare un vecchio progetto l’ex mercato coperto di via Tevere a Soccavo. Si tratterebbe di un vecchio progetto di riqualificazione presentato dal Centro commerciale Epomeo. “Abbiamo notato un’ attenzione verso l’area – ha spiegato il consigliere – e vogliamo evitare che venga affidata come accade spesso senza bando, magari ai soliti attivisti vicini al sindaco”.
politica
26 marzo 2017
Occupati anche edifici a rischio. Inascoltate le denunce delle municipalità