«Quando l’ho tirata fuori dalle macerie aveva la faccia piena di cenere. Ogni volta che passavo davanti a casa sua mi offriva il caffè. Spero di poterla riabbracciare presto». C’è una voce in fondo al caos di curiosi che affolla l’inferno di via Canalone. E’ quella di Massimo Di Dato, spazzino di professione ed eroe per un giorno. E’ lui uno dei coraggiosi soccorritori che hanno strappato alla morte Immacolata Ruggiero, la pensionata rimasta ferita nell’esplosione che sabato mattina ha scatenato il panico in via Pugliano. «Stavo lavorando – racconta il netturbino della ditta “Buttol” – all’improvviso ho sentito un boato fortissimo. Ho iniziato a correre e sono entrato nel palazzo. Non so chi mi abbia dato il coraggio». Massimo si lancia nel fuoco e facendosi spazio tra lamiere, bombole e frigoriferi, si porta via in braccio il volto scuro di quella gentile pensionata. «E’ stato un attimo – ripete prima dei saluti- siamo corsi fuori ed è arrivata l’autoambulanza. Spero davvero che la signora Imma stia bene e che possa presto offrirmi uno dei suoi caffè».