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Teatro, Ottaiano e la sceneggiata napoletana tra le detenute di Pozzuoli
SPETTACOLO
30 marzo 2017
Teatro, Ottaiano e la sceneggiata napoletana tra le detenute di Pozzuoli
metropolisweb

Applausi, emozioni e lacrime nella Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli, dove, l’attore e cantante, Antonio Ottaiano, in seno alle iniziative promosse dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per la Quarta Giornata Nazionale del Teatro in Carcere, ha portato in scena tra le ospiti dell’istituto puteolano il suo ultimo spettacolo “dal Re… a Me”.  Due ore cariche di sentimenti vivi quelle presentate da Ottaiano e la sua compagnia, due ore che, bagnando indistintamente gli occhi di tutti i presenti, sono culminate nell’emozionante abbraccio che l’artista, sceso tra il pubblico, ha voluto riservare una alla volta a tutte le detenute presenti nell’affollata sala. Realizzata in sinergia con il direttore dell’istituto, la dottoressa Stella Scialpi ed il Commissario Capo della Polizia Penitenziaria, Comandante, Fortuna Paudice, la messinscena dello spettacolo musicale “dal Re…a Me”, organizzata da Vincenzo Polverino e Gianpaolo Malfi ed introdotta da  Mario Guida, nel riportare anche nell’Istituto di pena femminile, un classico della tradizione napoletana come la Sceneggiata, ha visto ancora una volta protagonista la lunga storia affettiva ed artistica vissuta da Antonio Ottaiano con il suo maestro Mario Merola.  Tant’è che da più parti indicato come l’erede spirituale dell’indiscusso Re della Sceneggiata , a dieci anni dalla sua scomparsa, con un testo scritto insieme con Gigi Savoia, lo stesso che ha firmato anche la regia, Antonio Ottaiano, anche per la Giornata Nazionale del Teatro in Carcere , ha percorso dinanzi ad un pubblico davvero straordinario per intensità emotiva e coinvolgimento ed in compagnia di tanti bravi attori, tra cui, Maria Del Monte, Mario Aterrano e Raimondo Salvetti, la sua vita artistica, a tratti, in maniera autobiografica, ricordando le sue esperienze accanto all’indimenticabile Mario Merola. Per le tantissime donne, in attesa della libertà, intesa anche come segnale di ripresa e di vita, a prendere corpo  sono state delle emozioni uniche ed irripetibili. “Dal Re.. a Me! – ha affermato il regista e co-autore Gigi Savoia- si può quasi definire una Sceneggiata dei giorni nostri. A rendere possibile il progetto è stata soprattutto la forte volontà di Antonio Ottaiano che della Sceneggiata è oggi a Napoli, e non solo, il piu rappresentativo interprete sia per l’esperienza acquisita in palcoscenico, sia per l’affetto, la frequentazione e la stima che ha provato in tutta la sua vita per il suo grande Maestro Mario Merola. L’idea di Ottaiano di volere, a dieci anni dalla morte di Mario, dimostrare tutta la vitalità della Sceneggiata, ha fatto sì che il nostro incontro partorisse questo spettacolo pensato e scritto a due mani. E’ nata dunque la Sceneggiata dal ‘Re…a Me!’ che, rispettando tutti i canoni di questo genere, si basa su una storia vera di vita vissuta proprio da Ottaiano. «Anche con questo nuovo spettacolo musicale – ha ribadito l’interprete – intendo rivalutare nel ricordo del grande Merola, una forma d’arte che, come provato dai tanti sold out e dalle migliaia di spettatori paganti, è più che mai viva nel cuore della gente. Dimostrando come certi personaggi possono essere interpretati unicamente da chi possiede la stazza fisica ed il carisma giusto e come certi ruoli non possono certo appartenere a chi non ha le doti per sostenerli, grazie alle esperienze maturate e raccontando la mia vita personale ed artistica, in scena, cerco di rapresentare soprattutto l’anima del popolo napoletano». 

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