Napoli. Diminuiscono i furti dei veicoli di ogni tipo, con un calo che supera il 6,5% rispetto ai dati della precedente rilevazione del 2015, anche se il fenomeno resta grave e continua a mietere ‘vittime’ che si attestano oltre la cifra dei centomila mezzi l’anno sottratti ai legittimi proprietari.
Il decremento e i dati di questa attività criminale sono contenuti in un report della Polizia stradale che ha messo a confronto i numeri del 2016 con quelli dell’anno precedente rilevando che grazie all’attività di prevenzione e repressione si è passati da 114.121 furti a 108.090 (-6,58%).
Per difendersi è bene segnalare subito la ‘perdita’ del mezzo, specie se munito di antifurto satellitare, e tenere presente che un buon deterrente è ancora rappresentato dai vecchi antifurti meccanici che dissuadono più di tanta tecnologia. Ancora più ‘performante’ il dato dei furti dei mezzi pesanti che ha segnato un decremento del 9,76 per cento con 2.053 mezzi rubati. I furti di autoveicoli sono diminuiti del 5,29 per cento.
La regione più colpita nel 2016 è la Campania seguita da Lazio e Puglia: il dato che si evidenzia è anche quello dei rinvenimenti che in queste tre regioni supera il 33 per cento. Per le autovetture il calo è stato ancora più significativo: dell’8,82 per cento rispetto al 2015. Le regioni che se la cavano meglio dal punto di vista dei furti delle auto sono la Valle d’Aosta con 53 auto rubate seguita dal Trentino con 210, e l’Umbria con 386. Oltre alle auto anche i fuoristrada sono finiti nel mirino dei ladri con 4.273 furti nel 2016, perdite anche tra i motocicli con 45.351 mezzi a due ruote sottratti.
Numerose le operazioni internazionali portate a termine dalla Polizia stradale: 18 indagini concluse nel 2016, 54 quelle avviate; 133 le persone arrestate e 473 quelle denunciate. Sono stati sequestrati 404 veicoli e 436 sono stati individuati all’estero. Ad essere colpiti da questo fenomeno non sono solo i privati cittadini ma anche le società di noleggio ‘messe nel sacco’ da persone con documenti falsi e carte di credito clonate.
Un altro reato emergente è quello dei furti di mezzi d’opera destinati ai cantieri e ai lavori stradali che smontati e sezionati vengo poi portati all’estero soprattutto verso i Paesi dell’Est. Ma che fine fanno le nostre auto? A causa dei gruppi criminali transnazionali, i mezzi prendono rotte diverse, venendo ‘piazzate’ in Asia e Africa centrale, passando dalla Turchia fino a raggiungere il Medio Oriente attraverso il porto di Ancona. In un caso l’indagine è arrivata fino in Giappone.
Per trasportare i veicoli nei Paesi extra europei vengono utilizzati i container imbarcati nei maggiori porti sia in Italia che all’estero. Il trasporto su gomma in ambito continentale dei mezzi rubati avviene invece tramite corrieri pagati per guidarli o anche con autocarri o all’interno di furgoni.