Si riunirà domani all’hotel Ramada la carica dei trecento delegati Pd per decidere i quaranta che andranno a Roma per la convenzione nazionale. Fa il pienone con cento delegati, Mario Casillo, segue Raffaele Topo con 50, l’area dem che fa capo a Teresa Armato ne prende 45, Andrea Cozzolino 38, l’area di Orlando 60, Emiliano 15. Secondo i voti conquistati dai tre candidati alla segreteria nazionale, trenta saranno espressione dell’ex premier Matteo Renzi, otto del ministro della Giustizia, Andrea Orlando e due del Governatore della Puglia, Michele Emiliano.
Settimana di fuoco: le liste per i delegati all’Assemblea nazionale
Si chiude quindi la partita delle Convenzioni provinciali, mentre in queste ore si apre nel partito la vera guerra: quella per i delegati dell’Assemblea nazionale. Si preannuncia una settimana di fuoco soprattutto per i capibastoni renziani e nelle correnti e sub correnti legate all’ex premier: entro lunedì prossimo dovrà essere presentato l’elenco dei candidati all’Assemblea nazionale. Alle ore 18 le liste dovranno essere sul tavolo della Commissione regionale per il Congresso.
42 posti per Napoli e provincia, 17 a Salerno
Un posto quello da delegato dell’Assemblea nazionale che significa ‘contare’ a Roma, poter eleggere gli organi dirigenti e avere competenze per quanto riguarda l’indirizzo della politica nazionale del partito, l’ organizzazione e il funzionamento degli organi dirigenti nazionali. Non poca roba insomma. In tutto mille i delegati che fanno parte dell’Assemblea nazionale e che restano in carica quattro anni. Per la Campania ci sono in ballo 81 posti da assegnare in 15 collegi in cui verranno raggruppati tutti i Comuni. A Napoli e provincia potranno essere eletti 42 delegati, da dividere tra sei collegi. Napoli potrà esprimere quattordici delegati, sette in ognuno dei due collegi in cui è stata ‘divisa’ la città, mentre nel collegio che racchiude anche i Comuni di Castellammare, Gragnano, Vico Equense, Ercolano, Pompei, Torre Annunziata, Torre del Greco, Portici, Somma Vesuviana verranno assegnati nove delegati. Salerno potrà eleggere 17 delegati (in 4 collegi), 12 delegati verranno da Caserta, 6 da Avellino e 4 da Benevento.
L’enorme galassia renziana
Ci saranno più liste a sostegno dei candidati per le Primarie del Pd che si svolgeranno il 30 aprile, ciascuna dovrà essere sottoscritta da almeno 50 iscritti di ogni collegio. Di certo la ‘clausola’ inserita dalla Commissione nazionale di garanzia con più liste d’appoggio rispetto al listone unico permetterà ai ras Pd locali di vedersi aggiudicata una casella. Ma la guerra data soprattutto l’enorme e variegata galassia renziana sarà comunque all’ultimo sangue per accaparrarsi un posto al sole e i voti di iscritti e non. Ben tre le possibili liste a sostegno di Renzi: quella dell’area che fa capo a Gianni Pittella, Piero Fassino e Maurizio Martina (con Emilio Di Marzio, Livio Falcone, il deputato Leonardo Impegno, la senatrice Annamaria Carloni, il consigliere regionale Antonio Marciano); l’area dem di Dario Franceschini (Teresa Armato, Nicola Marrazzo, il responsabile Organizzazione Pd Gianfranco Wurburger) e della corrente Luca Lotti e Lorenzo Guerini (il capogruppo regionale Mario Casillo, il consigliere regionale Raffaele Topo, Tonino Amato, il deputato Massimiliano Manfredi, il segretario regionale Assunta Tartaglione, l’europarlamentare Andrea Cozzolino, il segretario provinciale Venanzio Carpentieri). In quest’ultima area, quella dei renziani doc, la più numerosa, nei prossimi giorni se ne vedranno delle belle. Consegnate le liste la guerra si farà ancora più spietata: bisognerà infatti garantirsi i voti e portare il maggior numero possibile di persone ai seggi delle Primarie per sé e per non sfigurare agli occhi di Roma.