Il commissario prefettizio Maria Luisa D’Alessandro ha approvato lo schema di Bilancio di Previsione 2017-2019. L’Ente di Palazzo de Fusco non gode di ottima salute a livello economico-finanziario come evidenziato già dalla Corte dei Conti, per cui sono state fissate alcune “misure correttive per rafforzare la situazione di equilibrio del bilancio e della gestione economico-finanziaria”.
Zona a traffico limitato
In particolare, si è data attuazione alla Ztl riservata ai mezzi lunghi «in modo da avere una nuova e cospicua entrata che vada a migliorare la precaria situazione di cassa dell’ente». Si è previsto, come noto, il pagamento di un ticket da 80 euro per ogni mezzo lungo. L’entrata stimata è di 500mila euro che finanzierà «la manutenzione straordinaria delle strade per 50mila euro, 80mila euro per la manutenzione delle scuole medie e 70 per le scuole dell’infanzia e primaria».
Entrate tributarie
Per i tributi, le imposte e le tariffe comunali sono stati predisposti dal commissario prefettizio gli atti deliberativi relativi alle tariffe e alle aliquote per Imu, Tasi e Tari. Nessuna riduzione è stata prevista: «La quasi totalità delle tariffe sono state confermate nella misura già prevista per il 2016, a eccezione della Cosap (canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche) per la quale è stata disposto l’adeguamento al tasso di inflazione programmato come previsto dal regolamento comunale».
Le spese
Per la gestione del ciclo dei rifiuti è stata quantificata una spesa di 6,8 milioni di euro che è previsto venga interamente coperta dal pagamento della Tari.
Pari a circa 8 milioni, invece, i costi del personale dell’Ente.
In merito al disavanzo tecnico nell’atto si evidenzia come il rendiconto di gestione del 2014 si sia chiuso con un disavanzo di oltre 10 milioni, spalmati poi in 29 annualità. Per cui la quota per gli anni 2017/2019 sarà di circa 350mila euro. Nella voce indebitamento viene evidenziata quella delle anticipazioni di tesoreria, a causa delle difficoltà di cassa del Comune: «L’anticipazione utilizzata dalla banca ammonta all’importante cifra di 4 milioni di euro».
Il caso Aspide
Grave la crisi in cui versa l’azienda speciale Aspide, per cui si ritiene “improcrastinabile” l’esternalizzazione della gestione della casa di riposo Borrelli. Per contenere gli effetti negativi sul bilancio è stato previsto un capitolo di spesa di 400mila euro per la copertura dei debiti fuori bilancio provenienti dalle sicure perdite di esercizio dell’Aspide.