Un incubo lungo due mesi, per motivi che restano avvolti dal mistero. Telefonate anonime, documenti spariti e atti vandalici: è la denuncia di M. N., un operaio salernitano della Pellezzano Servizi, finito da un po’ di tempo a questa parte nel mirino di ignoti teppisti-buontemponi, al punto da vedersi costretto a rivolgersi alle forze dell’ordine insieme ai colleghi, alcuni dei quali a loro volta vittime di episodi a dir poco inspiegabili. Tutto era iniziato con la semplice sottrazione del foglio delle presenze da sottoscrivere ogni giorno, e custodito nell’ufficio aperto presso la sede della società partecipata di Pellezzano. Si pensava ad uno scherzo, che però si è ripetuto in più di una circostanza, alimentando i sospetti. I colpevoli, poi, hanno alzato il tiro, nonché la cornetta. «Dopo una settimana – racconta l’operatore della Pellezzano Servizi, residente a Salerno – sono arrivate delle telefonate anonime ai vigili del fuoco, dicevano che il soffitto del mattatoio era pericolante». Nel momento in cui i caschi rossi si sono recati alla struttura di via Tenente Farina, hanno riscontrato che non solo il problema era del tutto inesistente, ma lo stesso (presunto) autore della misteriosa telefonata non ne sapeva nulla. «Hanno chiamato per due volte, a nome mio – spiega il lavoratore – Per questo avevo già fatto una prima denuncia ai carabinieri». Un’altra settimana di silenzio, e poi l’ennesima brutta sorpresa: smontando dal lavoro in tarda mattinata, M. N. è salito sull’auto parcheggiata nell’area di sosta dinanzi al mattatoio e ha messo in moto, ma si è accorto che qualcosa non andava: «Quando sono sceso, ho visto che due ruote erano state tagliate». Un triste “deja vu” in quanto, come gli operai hanno precisato, già un paio di mesi prima uno di loro, nello stesso parcheggio, si era ritrovato con tutti e quattro gli pneumatici forati. Raid finora privi di mandanti e motivazioni, ma oggetto di puntuali segnalazioni ai militari della locale stazione, che stanno tentando di risalire agli autori, stabilendo se si tratti delle stesse persone: «Chiunque sia stato si faccia avanti se ha qualcosa da dire – esorta l’operaio salernitano – Non abbiamo avuto nessuna intimidazione, non so perché questa persona ce l’ha con noi e cosa vuole». Ai lavoratori, intanto, ha manifestato vicinanza anche l’amministrazione comunale di Pellezzano, con in testa il sindaco Giuseppe Pisapia e l’assessore Antonella Aliberti: «Abbiamo parlato con il sindaco e il presidente, entrambi ci hanno consigliato di andare in caserma. Sia il Comune che il sindacato hanno espresso solidarietà. Non sappiamo dove sbattere la testa, se ci saranno altri episodi, faremo una manifestazione».
CRONACA
6 aprile 2017
Telefonate anonime e raid vandalici alla Pellezzano Servizi: l’incubo di un operaio