Torre del Greco. La prima “sfogliatella” arriva proprio alla vigilia delle festività pasquali, sotto forma di «invito a dedurre» notificato a tutti i componenti della giunta – fatta eccezione per il sindaco Ciro Borriello – e a due funzionari comunali. A firmare il provvedimento destinato a scatenare nuove tensioni a palazzo Baronale è direttamente il vice procuratore regionale Marco Catalano della Corte dei Conti di Napoli, pronto a rilevare «l’illegittima erogazione di contributi e sovvenzioni da parte dell’amministrazione comunale, capace di procurare un danno patrimoniale di 4.025 euro» e a chiedere a politici e dirigenti di depositare entro 45 giorni le proprie deduzioni al fine di chiudere il procedimento.
I fondi alle chiese
Al centro della prima inchiesta – diverse sono le questioni relative alle presunte “leggerezze” di Ciro Borriello & co. su cui la Corte dei Conti di Napoli ha acceso i riflettori – conclusa dagli ispettori contabili della sezione giurisdizionale per la Campania ci sono i soldi destinati, attraverso una delibera licenziata l’undici dicembre del 2015, a varie parrocchie di Torre del Greco.
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