Castellammare. «Un divorzio-farsa». Questo il sospetto degli investigatori che per mesi hanno dato la caccia ad Alfonso Filosa. C’è una strana circostanza, infatti, sulla quale stanno indagando gli 007 della Procura di Piacenza. Rosaria Cascone, moglie dell’ex direttore generale dell’Ufficio provinciale del Lavoro, anche lei di Castellammare, aveva sempre dichiarato di non sapere dove si fosse nascosto il marito, dopo la separazione avvenuta nel settembre del 2016.
Eppure, dopo il divorzio, l’uomo versava gli alimenti alla moglie e quest’ultima riversava di nuovo il denaro su un conto corrente riferito al compagno. Inoltre Rosaria Cascone sarebbe stata vista proprio a Capo Verde insieme a quello che ufficialmente è l’ex marito, Alfonso Filosa. Indizi che spingono gli investigatori a credere che la donna in qualche modo abbia potuto coprire la fuga del 69enne e che in realtà tra loro si sia trattato solo di un divorzio-farsa. D’altronde, anche lei fu coinvolta nell’inchiesta sul giro di mazzette.
Quando nel 2009 scattarono le manette per l’ex direttore generale dell’Ufficio provinciale del Lavoro di Piacenza, nei guai finirono anche sua moglie Rosaria Cascone e la figlia Maria Teresa Filosa. Le due donne furono destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare e poi incassarono rispettivamente condanne a 7 mesi e a 1 anno e 8 mesi. La moglie, anche lei di Castellammare di Stabia, secondo gli investigatori sapeva tutto del giro di mazzette messo in piedi da Alfonso Filosa e lo copriva al pari della figlia che, attraverso la sua società, avrebbe anche avuto favori dal padre.
Ce n’è abbastanza, dunque, per ipotizzare che il colletto bianco che faceva soldi con le mazzette, potesse contare anche sul supporto della sua famiglia.