«Sono contento che Insigne sarà la nostra bandiera, felice di aver tirato dal nostro vivaio Lorenzo».
E’ la prima frase di Aurelio De Laurentiis in conferenza stampa, nel giorno dell’annuncio ufficiale del rinnovo fino al 2022 dello scugnizzo di Frattamaggiore.
De Laurentiis: «Noi abbiamo aperto un pozzo in un deserto, non mi stancherò mai di dirlo, mi diedero un pezzo di carta per farmi iniziare. Ora si dice ‘perché non ci sono quei campi, lo stadio, le giovanili’, ma lavorando a testa bassa, dal vivaio abbiamo comunque tirato fuori Insigne e tanti altri ne verranno fuori. Sapete meglio di me che Napoli come città ha vissuto un periodo terribile, dell’immondizia, tossicità nascoste, l’incapacità di tutelare un territorio a livello italiano, ma nonostante queste difficoltà napoletane abbiamo avuto successo con prudenza, onestà, umiltà, parole abusate, non risolvono tutti i problemi, ma per uno come me abituato al palcoscenico luccicante del cinema che racconta in modo spettacolare ogni aspetto. Noi siamo rimasti al nostro posto, facendo la nostra strada, costruendo quello che potevamo in un calcio malato. La memoria fa paura a tutti, ma non dimentichiamo che noi siamo partiti alla vigilia di Calciopoli che continua a creare continui dubbi sull’onestà di questo sport popolare».
Insigne: «Sono felicissimo, s’avvera il mio sogno da bambino. Sono orgoglioso e fiero di aver rinnovato per altri cinque anni col Napoli. Ho sempre sognato di giocare con questa maglia e non voglio toglierla più. Ho iniziato male questa stagione, ma ne sono uscito. Se sono diventato leader è grazie ai miei compagni e al mister, che mi hanno dato l’opportunità per mettermi in mostra».
De Laurentiis: «Mertens? Lorenzo nasce con passione e ardore sul territorio, ha voluto essere una bandiera del Napoli. Questo l’abbiamo riscontrato in Hamsik, ma non è possibile in tutti. Non abbiamo paura di perdere pezzi importanti, la verità è che non conviene a nessuno far restare persone contro la propria volontà. La città o la ami o la odi. Napoli non è come Torino o Manchester, ha mille storie che si intrecciano».
De Laurentiis: «Mi fa piacere l’interesse delle altre squadre per Sarri, poi naturalmente ci sono i contratti. Mertens ha dei problemi familiari che ormai si conoscono, deve ancora chiarire certe situazioni. E’ uno che non ha segnato poco e le sirene che ci sono è in correlazione anche a quanto ha fatto con Sarri, altrove magari non rendererebbe così».
Insigne: «Lo scudetto? Penso che ci siamo, già quest’anno abbiamo fatto grandi risultati. Continuando a lavorare così, ci toglieremo grandi soddisfazioni tra campionato, Champions o se sarà Europa League».
De Laurentiis: «E’ stata un’annata straordinaria, siamo l’unica squadra con quattro calciatori in doppia cifra. Insigne non ha nessuna clausola, come Reina e Hamsik».
Insigne: «Devo ringraziare tutti gli allenatori, ma soprattutto Zeman. Grazie a lui si sono aperte le porte della Serie A, mi ha valorizzato tanto. Anche Mazzarri e Benitez mi hanno dato tanto, soprattutto in fase difensiva. Con Sarri sto facendo grandi cose, lui è un martello, cura tutti i particolari. Sono fiero di lavorare con lui, spero resti a lungo a Napoli».
Insigne: «Grazie a Santoro sono qui. Se 13 anni fa mi avessero detto questo, non ci avrei creduto. Sono davvero contento della mia scelta. Spero che tra cinque anni discuteremo di un altro rinnovo».