Torre del Greco. Era stato il primo a manifestare – in linea con le idee del suo ultimo “amore politico” Matteo Salvini – la propria contrarietà all’arrivo di 300 migranti all’ombra del Vesuvio. «Possono provocare l’ennesima emergenza in un territorio già alle prese con una complicata azione di rilancio», i concetti utilizzati da Ciro Borriello per “giustificare” la sua presa di posizione.
Sindaco, alla luce dello stupro avvenuto in uno scantinato della stazione Circum di via Giovanni XXIII, le sue parole si sono rivelate profetiche.
Non voglio strumentalizzare un singolo episodio, ma chiaramente si tratta di un segnale inquietante. è la conferma delle difficoltà di integrazione per chi proviene da paesi culturalmente arretrati e difficili.
Eppure, venerdì scorso il prefetto Carmela Pagano è stato perentorio: il Comune deve individuare strutture idonee a ospitare 278 richiedenti asilo o rifugiati.
Durante l’incontro abbiamo confermato l’indisponibilità di locali comunali utili allo scopo. Non siamo interessati alla questione, trovi la Prefettura i necessari centri d’accoglienza. Personalmente, ero e resto contrario allo sbarco senza limiti di migranti: l’emergenza è fuori controllo e non possiamo ospitare tutta l’Africa in Italia.
Secondo il piano della Prefettura non si tratterebbe di tutta l’Africa bensì di tre richiedenti asilo o rifugiati ogni mille abitanti.
Una città come Torre del Greco, già alle prese con diverse questioni capaci di rallentare il rilancio economico-sociale, non si può permettere il lusso di ospitare extracomunitari: si rischia di aumentare il degrado, anziché fare passi avanti per migliorare le condizioni di vita della collettività.
Sono concetti estremi e non verificati, si rischia di fomentare un odio sociale già particolarmente radicato.
Niente affatto. Sono d’accordo sulla necessità di aiutare chi fugge da paesi in guerra, ma si tratta di una esigua minoranza.
Da cosa nasce questa sua convinzione?
Ho incaricato gli agenti della polizia municipale di effettuare una mini-indagine sugli extracomunitari sorpresi a mendicare all’esterno dei negozi: la stragrande maggioranza non avrebbe diritto all’asilo.
Quindi, porte chiuse a tutti?
Senza certezze, sì. Perché si rischia un’emergenza sociale: 300 immigrati in giro tutto il giorno per la città possono provocare solo danni.
twitter: @a_dortucci