Torre del Greco. Il campanello d’allarme è suonato con gli inviti a dedurre inviati dalla Corte dei Conti di Napoli agli assessori della giunta targata Ciro Borriello e a due funzionari del Comune per i contributi riconosciuti a 4 chiese cittadine in occasione del Natale 2015. Un chiaro segnale dell’attenzione rivolta – complici le dettagliate relazioni dell’ex segretario generale Anna Lecora – alle spese dell’ente di palazzo Baronale dall’organismo chiamato a valutare il corretto utilizzo dei fondi pubblici, capace di scatenare tensione e apprensione all’ombra del Vesuvio.
Le ratifiche e i debiti
Perché all’orizzonte della turbolenta e traballante maggioranza guidata dall’ex deputato di Forza Italia c’è un appuntamento cerchiato in rosso sull’agenda politica del leader locale del centrodestra: l’approvazione in aula di una serie di debiti fuori bilancio – la somma totale si aggira intorno ai centomila euro – innescati dalla mancata ratifica dei provvedimenti adottati dalla giunta con i poteri del consiglio comunale. Un flop provocato dalle prese di posizione dei vari malpancisti della coalizione, alla base delle due fumate nere registrate tra marzo e aprile. Davanti all’impossibilità di rinnovare le ratifiche, l’unica via di scampo sarebbe l’approvazione dei conseguenti debiti fuori bilancio.
I dubbi degli alleati
Allo stato, in caso di inchieste da parte della Corte dei Conti di Napoli, gli unici a dovere mettere eventualmente mano al portafogli sarebbero sindaco e assessori. Lo scenario potrebbe, invece, cambiare con il sì ai debiti fuori bilancio perché le “responsabilità” dovrebbero essere divise con i consiglieri comunali. I dubbi degli alleati sono legati alla “urgenza” con cui la giunta ha motivato l’approvazione con i poteri dell’assise. Urgenza comprovata per il proseguo dell’assistenza ai disabili e agli anziani, ma già meno impellente per il mantenimento dello sportello anti-violenza di viale Sardegna. Per non parlare del Giro Rosa in programma a luglio, oggetto di accesa disputa e successiva pace con il delegato allo sport Vittorio De Carlo. Provvedimenti – fatta eccezione per l’assistenza alle fasce deboli – decisamente border line sotto il profilo dell’urgenza, ma che potrebbero fare scattare ulteriori indagini e successive accuse di danno erariale per i debiti provocati alle casse del Comune da parte della Corte dei Conti di Napoli.