Pompei. Dopo lo scorso week end passato con Alfonso Longobardi, consigliere regionale del gruppo “De Luca Presidente” e ispiratore del movimento “Sviluppo e Territorio” a raccogliere le istanze dei cittadini pompeiani, la candidata a sindaco Andreina Esposito ieri mattina ha incontrato il sindaco di Benevento Clemente Mastella.
L’ex ministro della Giustizia in visita al Santuario mariano e poi agli scavi archeologici ha fatto gli auguri per la campagna elettorale alla candidata di “Pompei nel cuore”. Un incontro informale, quello avvenuto nei pressi dell’ingresso degli Scavi di Pompei in via Plinio. I due esponenti politici si sono salutati con affetto per poi scambiare qualche battuta di carattere generale. «Ho molto apprezzato le parole di incoraggiamento del sindaco Mastella che mi ha augurato di riuscire a centrare l’obiettivo di riavvicinare i cittadini alla politica – ha dichiarato la pediatra – mai come in questo momento Pompei ha bisogno di persone capaci di anteporre il bene comune agli interessi di parte». Insieme ad alcuni alleati della pediatra Andreina Esposito, Mastella ha discusso dell’ipotesi di una legge su Pompei e di come evitare il rischio dissesto per il comune mariano.
A dialogare con lo schieramento che ha scelto la professionista come candidata, c’è anche un noto esponente del Partito democratico, Attilio Adami. Il Pd ha deciso di appoggiare la candidatura di Pietro Amitrano e giovedì in città sono arrivati, oltre al ministro per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, anche molti consiglieri regionali del partito da Casillo a Marciano e la segretaria regionale Assunta Tartaglione. Adami ha adottato una linea critica nei confronti del partito. «Non condivido la linea adottata dai vertici del Pd a Pompei. Leggo le dichiarazioni di Assunta Tartaglione, segretario regionale del partito, sulle candidature di Torre Annunziata e Pompei, restando sconfortato», ha detto Attilio Adami, «in pratica sono stati adottati criteri completamente diversi. Ascione è stato individuato attraverso le primarie, Amitrano non si sa con quale criterio sia stato scelto. Ecco perché a questo punto non condivido la candidatura a sindaco di Amitrano, pur restando nel Pd. Prendo atto della strada intrapresa dai vertici regionali e assumerò la mia decisione, non condividendo come si è arrivati alla scelta del leader».