Salerno. Sognare o svegliarsi senza sole. È il dilemma d’una notte che può (ri)aprire concretamente oppure chiudere definitivamente la stagione della Salernitana. Tutto o quasi in 90 minuti che saranno già una sentenza. Se i granata battono il Frosinone, e allora sì che la suggestione play-off potrà esser obiettivo reale e possibile del rush finale di campionato. Viceversa sarebbe difficile, per non dire impossibile, immaginare che nelle tre giornate che restano l’ippocampo possa aver ancora modo e spazio per far l’impresa.
Il crocevia
È il tempo del giudizio, insomma, e la squadra di Bollini lo vive sospesa tra quel pizzico di spensieratezza figlia della moderata, e però legittima, soddisfazione d’essersi tirata fuori dai guai (un girone fa, a questo punto del cammino, la salvezza era tutt’altro che una certezza) e l’innegabile pressione d’una piazza che non può nascondere, né riesce a farlo, le sue umanissime aspettative. Fuori dall’equivoco: d’accordo la bella rimonta, la fine dell’incubo bassa classifica, l’aver sicuramente migliorato il risultato dello scorso anno, però adesso il popolo del cavalluccio marino chiede qualcosa in più, ed è per questo che alle otto e mezzo di stasera l’Arechi ribollirà di passione e adrenalina, un “concertone” d’entusiasmo in un primo maggio che solo i granata potranno trasformare in vera festa. La missione è complessa, eppure fattibile se la Salernitana saprà ritrovare l’intensità e il coraggio che da qualche settimana sembrano essersi affievoliti, come raccontato dallo score di quattro delle ultime cinque partite chiuse senza trovare il gol.
Avanti tutta
È proprio all’attacco, da tanto, troppo tempo con le polveri bagnate, che Bollini s’aggrappa per far male al Frosinone di Marino, ch’è corazzata autentica per potenziale offensivo, però che non ha certo nella difesa il suo punto di forza. Altro giro, altro tridente: stasera, stando alle indicazioni di fine settimana, i terminali del 4-3-3 granata dovrebbero esser Sprocati, Coda e Donnarumma, mentre Rosina è destinato alla panchina. Un modo per provare ad attingere a piene mani alle migliori soluzioni disponibili, con il ritorno dal 1’ dell’ex Pro Vercelli e soprattutto dei “gemelli del gol”. Ancora una volta Donnarumma sarà sacrificato a partire da esterno, non è il suo “mestiere” ma a questo punto della stagione ogni chance va giocata spendendo tutto. Vale per la punta di Torre Annunziata e pure per Coda, a secco da un bel po’ dopo un campionato da stacanovista, che però adesso, oltre al solito innegabile impegno, reclama anche reti decisive. Per il resto la Salernitana sopperirà alle assenze di Perico in difesa e Odjer a centrocampo (entrambi squalificati) rilanciando Bittante terzino destro, sull’out opposto a Vitale, con la conferma del tandem Tuia-Bernardini al centro della retroguardia davanti a Gomis, e riproponendo dal 1’ Zito in mediana, ad agire assieme a Minala ai lati del playmaker Ronaldo.
Attenti a quei due
Farà 3-5-2, invece, il Frosinone che in prima linea schiera la coppia più prolifica della B. Federico Dionisi e Daniel Ciofani assieme hanno sin qui realizzato 29 gol, aggiornando la storia che avevano scritto sempre insieme nella stagione della promozione dei ciociari in serie A. Ha già segnato 16 volte l’ex granata, che offrì sprazzi del suo grande talento all’ombra del Castello d’Arechi pure nell’annus horribilis della retrocessione in C nel 2010, mentre 13 sono i centri di Ciofani che saltò il match d’andata, quando la Salernitana ottenne la prima vittoria dell’era Bollini. Fu un blitz d’orgoglio e d’autorità, premio a una «partita perfetta», la stessa che il tecnico granata ha invocato in settimana, indicando ai suoi calciatori il bivio dinanzi a cui si ritrovano. Perché sbagliare strada significherà non poter più invertire la marcia e tornare indietro. A dirla in soldoni, forse in estrema sintesi ma fotografando la realtà: vincere per sperare nei play-off oppure rassegnarsi e prepararsi con largo anticipo ad andare al mare. Delle due l’una. Tutto in palio in una notte. Sognare o svegliarsi senza sole…