La polizia a Napoli ha eseguito una misura di custodia cautelare nei confronti di cinque elementi del gruppo Buonerba, legato al clan Mazzarella, emessa dal gip partenopeo. I reati contestati a vario titolo sono quelli di omicidio, tentato omicidio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, tutti aggravati dall’articolo 7 della legge 203/91. L’indagine che ha portato alle misure restrittive riguarda la faida cosche rivali nel quartiere di Forcella che, a partire da giugno 2015, e’ stata caratterizzata da omicidi, agguati e conflitti a fuoco, nonche’ da raid armati a scopo dimostrativo e intimidatorio eseguiti a bordo di moto all’interno dei vicoli del centro storico, le cosiddette stese. Le indagini della polizia si sono avvalse sia di accertamenti tecnici tradizionali sia di dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Sono stati cosi’ ricostruiti alcuni momenti salienti della contrapposizione armata tra l’alleanza Buonerba-Mazzarella e la cosiddetta ‘paranza dei bambini’, il cartello costituito dai giovani rampolli delle famiglie Sibillo, Giuliano, Amirante e Brunetti. In particolare sono stati individuati mandanti e responsabili dell’omicidio del giovane boss Emanuele Sibillo, il 2 luglio 2015, e del tentato omicidio di Mattia Campanile, Taieb D’Andrea e Antonio Napolitano del 29 giugno scorso.
CRONACA
16 maggio 2017
Faida di Forcella: 5 arresti