Torre del Greco. E’ stato trasferito d’impero il 21 ottobre del 2016, su disposizione del dirigente al personale Salvatore Visone. Dall’ufficio condono edilizio e anti-abusivismo – costantemente in emergenza, vista l’enorme mole di lavoro provocata dalle colate di cemento selvaggio all’ombra del Vesuvio – si è ritrovato, senza avere mai presentato domanda di trasferimento, al neonato ufficio di protezione civile ricavato dall’amministrazione comunale targata Ciro Borriello all’interno di una palazzina sgarrupata degli ex Molini Meridionali Marzoli.
Dove da circa sei mesi R.D. – geometra di 62 anni – si trova costretto a “rigirarsi i pollici” in attesa di un’organizzazione del servizio adeguata al proprio profilo professionale: in pratica, pagato per non lavorare. Una situazione paradossale, capace di convincere il dipendente comunale a denunciare il suo caso anomalo alla sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza.
Davanti al brigadiere Gabriele Santoro, il geometra dell’ente di largo Plebiscito ha ricostruito il suo “calvario” a partire dall’ordine di servizio «mai richiesto né sollecitato dal responsabile del settore urbanistica del Comune bensì solo frutto del firmatario Salvatore Visone o di qualche politico di cui non conosco né il nome né il motivo».
Sottolineato, inoltre, lo spreco di risorse umane e professionali provocate dal trasferimento «vista la perdurante assenza di compiti per la figura di istruttore tecnico all’ufficio di protezione civile». Un caso su cui la procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta per valutare eventuali ipotesi di reato, a partire dall’abuso d’ufficio.