Tre incidenti mortali nel giro di 8 giorni. Otto feriti, buona parte dei quali giovanissimi, e decine di scontri che sarebbero potuti finire in tragedia.
E’ l’incredibile bilancio della settimana di sangue e follia che ha travolto la provincia di Napoli. Un inferno di morte e lamiere che ha colpito al cuore la costiera sorrentina, la zona “rossa” del Vesuvio e anche il litorale torrese. Un incubo lungo una settimana capace di riaccendere i riflettori sull’emergenza delle strade killer.
Gli incidenti
A inaugurare l’incredibile saga delle tragedie è stato l’assurdo incidente andato in scena, lo scorso 10 maggio, in via Panoramica a Boscotrecase. Bilancio complessivo: un morto e 2 feriti, di cui uno in condizioni gravissime. A perdere la vita Michele Ciaravolo, un 20enne di Torre del Greco. Era in auto con i suoi amici, stava tornando a casa. A un tratto – per ragioni tutte da chiarire – la Seat Arosa con a bordo il gruppo di giovani si scontra contro un’auto che procedeva sulla carreggiata opposta. La vettura viene tranciata in due. Inutili i soccorsi. E’ tutt’ora ricoverato – in coma – il giovane 20enne che era alla guida dell’auto con a bordo il ragazzo di Torre del Greco. Il secondo schianto fatale sulla statale sorrentina. Vittima, ancora una volta un ragazzo ventenne, Luca Iaccarino. Fatale al giovane l’impatto nella galleria Privati con un mezzo di grosse dimensioni (Iaccarino era alla guida di una Smart). A chiudere il cerchio, poi, l’incidente andato in scena ieri mattina a Rovigliano. Incidente che ha portato alla morte di Alessandro Cesarino.
Le tragedie sfiorate
Sempre nel corso della settimana sono stati registrati altri 4 scontri. Due di questi sono avvenuti a Torre Annunziata, per la precisione nella zona del lungomare, da sempre uno dei centri della movida vesuviana. In una circostanza un ragazzo, in sella ad uno scooter, ha riportato anche la frattura di tibia e perone. E’ andata peggio a Torre del Greco nei giorni scorsi quando una ragazza, sempre in sella al suo motorino, è stata travolta da un’auto in via De Nicola. La studentessa di 20 anni ha di fatto impattato contro il parabrezza della vettura, riportando gravi ferite al volto. I medici hanno dovuto applicarle 15 punti di sutura alla fronte.
Le strade killer
La mappa della morte è una cartina sporca di sangue. I confini sono immensi, ma ci sono alcune strade nelle quali morire è diventata quasi un’abitudine. Un tempo era la Statale 268 la strada-killer per eccellenza, oggi no. Il pericolo – legato spesso però anche alla scarsa cautela di automobilisti e centauri – corre soprattutto nelle strade veloci. Quelle delle periferie. Il quartiere Rovigliano per Torre Annunziata. Via Panoramica a Boscotrecase. Ma anche il centro non è da meno, come certificano i diversi incidenti registrati a Torre del Greco. Mille strade e mille facce di un dramma che però – come detto – non può essere soltanto frutto del caso.
La Campania insicura
A mettere ai raggi X il boom di incidenti in Campania è stato anche l’Istat. Nell’ultimo studio eseguito sul numero di impatti mortali avvenuti ai piedi del Golfo di Napoli è venuto fuori che si “viaggia” – è il caso di dirlo – su una media di 235 morti all’anno. Anche più dei 3 morti a settimana registrati sotto al Vesuvio negli ultimi giorni. Di questi 92 – poco meno del 50% – vengono registrati nella provincia di Napoli e l’area vesuviana è indicata come una delle zone con il più alto indice di mortalità a causa degli incidenti stradali.