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Torre Annunziata, massacrata con il cric: lei aspetta un bimbo ma perdona l’orco: “E’ geloso, non voleva uccidermi”
CRONACA
25 maggio 2017
Torre Annunziata, massacrata con il cric: lei aspetta un bimbo ma perdona l’orco: “E’ geloso, non voleva uccidermi”
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In lacrime. Dal lettino dell’ospedale del Loreto Mare di Napoli  la 28enne piange e continua a ripetere «non mi voleva uccidere». Perdona suo marito,  43enne, per il folle gesto, per aver impugnato il cric e aver tentato di ucciderla. Si rivolta tra le lenzuola mentre i medici provano a calmarla e nel frattempo a prestare le cure necessarie.  Le sue condizioni sono stabili: per ora resta in prognosi riservata, ha numerose ferite al capo, e lesioni interne, undici punti circa e il volto e il corpo tumefatto. «Per quello che le ha fatto è una miracolata» spiegano i medici nel corridoio. Ma quello che è accaduto martedì sera la donna non lo ha dimenticato, anzi. 

Il racconto dall’ospedale

«Ha passato una notte molto agitata – spiegano dalla struttura partenopea – è fuori pericolo ma per l’intera notte ha mormorato che suo marito non voleva ucciderla».  

Una storia assurda iniziata martedì sera quando i due, Kamal Mostafa, bengalese, con la compagna si trovavano a bordo del furgone con il quale ogni giorno fanno tappa nell’hinterland vendendo abbigliamento. Un’attività da ambulanti che portano avanti da anni, da quando i due sono arrivati in Italia, e hanno messo su famiglia, appunto, a Torre Annunziata. 

E anche martedì erano insieme come sempre ma qualcosa non sembra andare per il verso giusto. 

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