La tradizione wagneriana incontra il jazz e la danza intesi come abbraccio dei migranti e abbattimento dei muri. Queste le linee che segue la 65/a edizione del Ravello Festival, in programma dall’1 luglio al 30 agosto nella localita’ in costiera amalfitana caratterizzata dal celebre palcoscenico a picco sul mare di Villa Rufolo. Il cartellone, allestito da Alessio Vlad ma anche, per quanto riguarda il jazz, da Maria Pia De Vito e per la danza da Laura Valente, punta sul “rapporto tra silenzio e spazio” ma coglie anche le nuove “sensibilita’ culturali del tempo contemporaneo che invocano pace, ponti e dialogo, senso di comunita’ e abbattimenti di vecchi e nuovi muri”. Il festival si inaugura il 1 luglio con un concerto tutto wagneriano diretto dalla bacchetta di Adam Fisher, che guida l’Hungarian Radio Symphony Orchestra. Tra gli appuntamenti della musica spiccano il concerto del 5 luglio diretto dal finlandese Esa Pekka Salonen, con la Philharmonia Orchestra, mentre il 30 agosto ci sara’ il “ribelle della classica” Teodor Currentzis. Da Mosca arriva il metropolita di Volokolamsk, Ilarion Alfeev, uomo chiave del dialogo interreligioso della chiesa russa e compositore di musica sacra. A Ravello dirigera’ l’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”. Per il balletto spicca il 29 luglio “Les Italiens de l’Ope’ra de Paris”, neonata compagnia di italiani a Parigi, a simboleggiare un cartellone tersicoreo che sceglie di attraversare i muri, contro le barriere della diversita’, del razzismo, delle differenze. Per le incursioni jazz sul Belvedere di Villa Rufolo arrivano la leggenda Wayne Shorter (16 luglio) ma anche le trombe di Enrico Rava e del polacco Tomasz Stanko. Da segnalare il progetto per Ravello “Petra” e Al Amal” di Luca Aquino con la Jordanian National Orchestra’s Ensemble (26 agosto) che servira’ a lanciare un messaggio di speranza a difesa del patrimonio culturale mondiale.
spettacolo
7 giugno 2017
Ravello Festival, due mesi di eventi tra Wagner e il jazz