Castellammare di Stabia. Avvicinarono due anziani imprenditori di Gragnano e gli proposero di entrare a far parte di un consorzio che, attraverso amicizie influenti, si sarebbe assicurato l’appalto per la ricostruzione post-terremoto de L’Aquila.
Un affare milionario che necessitava di garanzie, così i due imprenditori furono convinti a cedere alcuni beni immobili, a mo’ di quota d’ingresso nel consorzio, che di lì a poco si sarebbe andato a costituire.
Ma dopo due anni d’indagini serrate, la Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia ha accertato che si trattava di una truffa bella e buona e nella giornata di ieri ha eseguito il sequestro preventivo di un appartamento, del valore di 400mila euro, ai danni di C.A., un 45enne di Gragnano già noto alle forze dell’ordine. Nella lista degli indagati, però, ci sono ben sette persone, tra cui alcuni professionisti di Castellammare di Stabia, accusati a vario titolo di truffa e usura in concorso.
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