Dopo aver esaminato e recensito il P10, è arrivato nelle nostre mani il vero top di gamma 2017 di casa Huawei, il phablet per eccellenza, il P10 Plus. Il produttore cinese sfida i competitor che osano di più in quanto a design e innovazione, preferendo ottimizzare e non stravolgere, con un terminale che non delude sotto nessun aspetto.
Esteticamente non differisce in nulla dal fratello minore, la scocca è unibody in metallo, con bordi stretti e stondati, una scelta che migliora l‘ergonomia e permette di tenere il dispositivo saldamente in mano, nonostante le dimensioni (153,5×74,2×6,98 mm). Il peso (165 g) è ben distribuito.
Lungo il frame laterale, a destra, il bilanciere del volume e il tasto di accensione/spegnimento zigrinato e con un’insolita colorazione rossa; a sinistra, il vano estraibile per la SIM telefonica in formato nano e per la microSD (utilizzabile come predefinita per l’archiviazione) che va ad espandere i 64 o 128 GB della memoria interna disponibili fino a ulteriori 256 GB.
In basso ci sono lo speaker di sistema, il microfono principale, il jack audio da 3.5 mm e la USB di tipo-C con supporto OTG; in alto, il secondo microfono e il sensore agli infrarossi che permette, attraverso una app ad hoc, di gestire tv e altri apparecchi elettronici.
Sulla faccia posteriore, in alto, incastonata nella scocca, la doppia ottica della fotocamera principale con il flash led.
Sulla superficie anteriore, in alto, ci sono i sensori di luminosità, di prossimità, il Led RGB per le notifiche e la camera frontale. In basso, c’è parecchio spazio libero dove non ci sarebbero dispiaciuti 2 tasti fisici di fianco al sensore di impronte digitale, che, posto al centro, risulta essere veloce e preciso nell’azione di sblocco. Un resistente Gorilla Glass 5 di tipo 2.5D è posto a protezione del display da 5.5”, che, essendo realizzato con tecnologia IPS-NEO e non AMOLED, perde il press-touch ma guadagna in risoluzione, essendo QHD a 534ppi. Gli angoli di visione sono eccezionali, grazie anche alla luminosità ben gestita dal sensore, le tonalità sono settate su colori tendenzialmente freddi ma nelle impostazioni è possibile regolare liberamente la temperatura e aggiungere un filtro luce blu per rendere meno faticosa la lettura nelle ore serali. Il trattamento oleofobico non è eccessivamente efficace, infatti, lo schermo si riempie facilmente di ditate.
La dotazione hardware vede la presenza del processore proprietario Kirin 960 octa-core a 2.4 GHz e un coprocessore I6, 6 GB di RAM, GPU Mali-G71 MP8 con supporto alle API Vulkan (per i videogames). Messo sotto torchio, nel corso della nostra prova, non abbiamo registrato rallentamenti di sorta, grazie anche alla memoria di tipo LPDDR4 che aiuta considerevolmente nel multitasking. Non abbiamo notato alcun aumento anomalo della temperatura nella parte posteriore, dove la scelta dei materiali ha favorito la dissipazione.
La qualità delle chiamate è perfetta sia in vivavoce che in capsula. Per quanto riguarda la connettività è garantito il supporto LTE cat 12. Presenti anche il chip NFC per i pagamenti, Bluetooth 4.2 e Wi-Fi dual band 802.11 a/b/g/n/ac, non manca il GPS assistito da GLONASS, BDS e Galileo. Niente radio FM.
Il sistema operativo è Android, nella versione 7.0 Nougat, con interfaccia utente proprietaria EMUI 5.1, ampliamente personalizzabile. Presente anche una modalità semplificata per i meno avvezzi alla tecnologia. L’interfaccia permette l’attivazione del drawer, il classico menù a griglia dove sono poste tutte le app installate. Sono presenti dual windows per gestire due app simultaneamente e la funzione di duplicazione delle applicazioni.
Le doppia fotocamera posteriore, sviluppata in partnership con Leica, è dotata di lenti SUMMILUX-H con stabilizzatore ottico messa a fuoco laser e doppio flash LED. La lente RGB è da 18 megapixel con apertura f/1.8 mentre il monocromatico ha 20 megapixel. Si ottengono scatti con una migliore messa a fuoco e luminosità ed è possibile effettuare uno zoom 2x ibrido senza sacrificare la qualità. L’interfaccia fotografica è ricca di funzioni, come light painting, scatto rapido e modalità manuale gestibile tramite swipe. L’abbiamo provata durante il concerto dei Guns N’ Roses a Imola.
Gli amanti dei selfie non rimarranno a bocca asciutta, infatti la camera frontale da 8 megapixel con apertura f/1.9 e messa a fuoco automatica, grazie a una buona luminosità e al filtro bellezza, garantisce degli autoscatti di qualità. I video, registrabili al massimo in 4K a 30fps, hanno ottima qualità e livello di dettaglio.
La batteria non estraibile è da 3750 mAh ai polimeri di litio con supporto alla Super-Charge proprietaria in grado di ricaricarla da 0 a 60 % in 30 minuti. Con un utilizzo intenso di contenuti multimediali, siamo arrivati a fine giornata senza patemi e senza dover applicare una delle funzioni di risparmio energetico disponibili.
Lo street price del P10 Plus è attualmente di 590 euro negli e-shop più famosi, nelle colorazioni “gold” “black” “gray” e nelle due nuove speciali varianti “blue” e “greenery” appena presentate.