Ercolano. Yolanthe ha 5 anni. Insieme alla madre Abigail si è sobbarcata un viaggio aereo da Londra a Napoli per ammirare le bellezze di una terra di cui in Inghilterra tutti parlano con ammirazione. Yolanthe è costretta da una malformazione alle gambe a utilizzare una carrozzina per i suoi spostamenti, spinta senza risparmio di energie dalla mamma. La bambina è disabile, ma la sua voglia di scoprire il mondo non conosce barriere. Almeno finché Yolanthe e Abigail non sono scese dal treno Circum preso alla stazione Garibaldi di Napoli alla fermata di Ercolano con l’obiettivo di ammirare gli Scavi dell’antica Resina.
Un obiettivo reso particolarmente complicato già dal momento in cui la carrozzina è arrivata sulla banchina del binario 2, perché per raggiungere l’uscita le due donne – abituate a viaggiare da sole – si sono ritrovate davanti una ripida scala destinata esclusivamente ai normodotati. Un problema imprevisto, risolto solo grazie al provvidenziale intervento di una donna pronta a prendere in braccio Yolanthe per consentire alla madre di ripiegare la carrozzina e affrontare le scale a piedi. Stesso problema alla fine del sottopassaggio, quando una seconda insormontabile rampa si è aperta davanti agli occhi della bimba di 5 anni.
Alla fine, mamma e figlia sono riuscite a superare le barriere architettoniche e a proseguire la propria marcia in direzione degli Scavi, ma le foto del calvario della disabile hanno fatto in poche ore il giro del web.
Scatenando rabbia e indignazione per le difficoltà registrate nella “città dell’accoglienza” per ospitare i diversamente abili, in particolare i turisti. Ercolano si è candidata per tre volte a capitale della cultura – incassando tre dolorose sconfitte per l’immagine della città – ma non riesce, a dispetto dei proclami del sindaco “renzianissimo” Ciro Buonajuto, a dare una dimensione internazionale a una vocazione turistica facilitata dalla presenza di due patrimoni ineguagliabili come gli Scavi e il Vesuvio.
Eppure, esattamente a luglio del 2016, il baby-Renzi e il presidente dell’Eav Umberto De Gregorio annunciavano il via ai lavori di riqualificazione della stazione Circum di Ercolano per «ridare dignità – le parole del primo cittadino – a un luogo frequentato ogni giorno da migliaia di turisti e pendolari». Un obiettivo che, a un anno di distanza, si può dire fallito. Perché al netto della tinteggiatura e delle opere di ammodernamento, le barriere architettoniche sono uno schiaffo alla dignità di tutti i disabili.