Castellammare di Stabia. Bastava emettere una fattura per passare all’incasso. L’Asl pagava tutto, anche ai centri che avevano già ricevuto il saldo, a chi non aveva diritto all’adeguamento delle tariffe o addirittura a società che non avevano mai erogato il servizio di riabilitazione.
E‘ l’incredibile scenario che si profila dopo l’avvio dell’inchiesta “Spending Surplus”, che ha fatto finire nel mirino funzionari e dirigenti che si sono alternati nel settore Gef (Gestione Economica Finanziaria) a Castellammare di Stabia dal 2003 al 2014. Le indagini- partite nel 2016 -su tre centri di Ercolano e Portici, ha permesso di scoperchiare il vaso di pandora degli indebiti rimborsi ai centri privati.
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