La bestialità dell’uomo sta tutta tra l’erba alta cresciuta sulla spiaggia-degrado di Rovigliano. C’è un cucciolo di cane decapitato e poco più in là un’altra carcassa.
Un gioco macabro, una vendetta, forse siamo addirittura davanti ai resti di un rito iniziatico orribile. L’allarme è stato lanciato dalle ragazze che ogni mattina arrivano sul litorale per accudire i randagi. «Una barbarie», dicono davanti al cucciolo senza testa.
Purtroppo non è la prima volta che capita: altri due cani erano già stati ritrovati e nelle stesse condizioni. In entrambi i casi i volontari però avevano seppellito le carcasse senza darci troppo peso. Ma dopo l’ultimo episodio hanno deciso di accendere i riflettori e denunciare l’accaduto per fermare questa barbarie.
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