Torre del Greco. Doveva essere una festa dello sport e un’occasione per promuovere l’immagine della città. Potrebbe diventare, invece, l’occasione per accendere – a livello nazionale – i riflettori dell’opinione pubblica sul rischio-chiusura per l’ospedale Agostino Maresca. Perché gli attivisti del diritto alla salute pubblica all’ombra del Vesuvio sono pronti a cavalcare l’onda mediatica legata alla tappa finale della ventottesima edizione del giro d’Italia femminile per lanciare un messaggio chiaro e inequivocabili a politici e non: «A Torre del Greco lo sport si tinge di rosa, ma la sanità si tinge di nero», la protesta innescata da alcune voci legate all’imminente chiusura del pronto soccorso della struttura sanitaria di via Montedoro. Di qui, l’idea promossa dagli irriducibili difensori dell’ospedale Agostino Maresca di “listare a lutto” le strade cittadine interessate dal passaggio delle atlete in bici: un’iniziativa lanciata attraverso un’apposita pagina Facebook, in cui si invita l’intera cittadinanza a esporre – in occasione della tappa finale del giro rosa, in programma domani dalle 11 alle 16 – un drappo nero ai balconi lungo tutte le strade interessate dal passaggio della corsa. «Utilizziamo questa pagina per unire tutte le persone che tengono all’ospedale Agostino Maresca – sostengono i promotori dell’iniziativa -. Siamo entusiasti di ospitare un evento come la tappa finale del giro d’Italia femminile, in grado di dare risalto alla nostra città e siamo particolarmente colpiti dall’impegno profuso dall’amministrazione comunale nel potare alberi e rendere percorribili le strade in occasione di questa importante vetrina per Torre del Greco». La classica «sciacquata di faccia» per l’occasione – peraltro con i consueti ritardi registrati in varie occasioni durante il secondo mandato del sindaco Ciro Borriello alla guida di palazzo Baronale – in modo da non sfigurare a livello nazionale. Sì, perché – ovviamente – tutto l’arco della corsa sarà “coperto” dalle telecamere della Rai. Una circostanza su cui puntano non solo Ciro Borriello & co., ma gli stessi paladini del nosocomio di via Montedoro: «Con le telecamere della televisione di Stato puntate sulle nostre bellezze – sottolineano i promotori della protesta – vorremmo lanciare un segnale silenzioso a chi amministra Torre del Greco, perché la nostra città e le nostre vite non saranno mai sicure se non ci verrà garantito il diritto alla salute. Pertanto, chiediamo a tutti i cittadini che interverranno al Giro Rosa e a chi guarderà dai balconi o ha portoni d’ingresso sulle strade interessate, a indossare o apporre sui balconi qualcosa di nero».
Un segno di lutto per il rischio “morte” dell’ospedale Agostino Maresca, a cui il gruppo di irriducibili difensori della struttura sanitaria della quarta città della Campania non si vuole rassegnare: «Ci auguriamo che il giro rosa sia una grande festa sportiva per tutti – concludono i promotori dell’iniziativa -ma anche che la nostra città sia sempre protagonista anche nella tutela della nostra salute».