Ercolano. La ditta con base a Sarno – vincitrice dell’appalto da 30 milioni di euro per la gestione della raccolta della spazzatura – nelle scorse settimane ha annunciato l’avvio delle procedure di licenziamento per 11 dipendenti a causa degli “elevati costi di gestione del personale”. Una vicenda capace di scatenare la rabbia di lavoratori e sindacati, al punto che la questione è anche finita sul tavolo del sindaco, Ciro Buonajuto e dell’assessore al ramo, Giuliana Di Fiore. “Se la ditta confermerà questa decisione siamo pronti a chiedere la revoca dell’appalto”, le parole dei vertici dell’amministrazione comunale all’indomani dell’incontro con gli operatori ecologici.
Una minaccia capace di spingere al dietrofront l’impresa che gestisce l’appalto di Nettezza Urbana nella città degli scavi e del Vesuvio. La Buttol ha infatti deciso di aprire un tavolo di confronto con i lavoratori. “Al momento del passaggio di cantiere ci siamo trovati con 70 dipendenti con livelli più alti rispetto a quanto prospettato dal capitolato di gara. Questo significa un aggravio di costi per l’azienda di circa 370mila euro all’anno. La nostra priorità è sempre quella di garantire una città pulita come dimostra il boom della raccolta differenziata passata dal 38% al 62% in meno di un anno”, la giustificazione dell’impresa.
Da qui la decisione di convocare un nuovo incontro per martedì mattina, alle 12, vertice che dovrebbe svolgersi in Prefettura alla presenza di sindacati, lavoratori, impresa e Comune. “E’ un risultato importante – afferma Ciro Bernardo coordinatore regionale di Fit Cisl – Il Comune ha provveduto a inviare nota alla Buttol con la quale intima il rispetto dei numeri previsti dal Capitolato (chiede anche chiarezza sul fatto che ad oggi esistano 105 dipendenti e non i 107 previsti) e obbliga a non avviare procedimenti che possano modificare il piano industriale. Chiaramente martedì noi non arretreremo di un centimetro e siamo pronti a dare battaglia. Chiederemo la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali oltre a ribadire che la Buttol dovrà garantire tutti i diritti previsti dal contratto di lavoro di categoria, dalle normative vigenti in materia di sicurezza e lavoro e rispettare tutti i punti e gli articoli del capitolato. Se no chiederemo la rescissione”.
Intanto nei giorni scorsi il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Gennaro Cozzolino, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli per chiedere se le presunte inadempienze dell’impresa siano passibili di rescissione del contratto. Nei giorni precedenti un altro consigliere di opposizione, Gennaro Miranda, ha consegnato ai carabinieri un esposto denuncia su presunti sversamenti di percolato in un tombino fognario. Intanto resta confermato, nonostante la “trattativa” aperta, il maxi sciopero del 14 luglio indetto dalla Cisl e dalle altre sigle sindacali.