Castellammare di Stabia. La scritta “Love”- amore -riprodotta con una pistola, una bomba a mano, un coltello a serramanico e un kalashnikov, al centro del petto. Un’altra pistola tatuata sul fianco, come se fosse nella fondina. C’aveva visto lungo il sindaco di Castellammare di Stabia, Antonio Pannullo, quando commentando le sparatorie che si stavano susseguendo in città, qualche mese fa, parlò di giovani «che vogliono imitare le fiction».
Sul corpo dei ventenni coinvolti in una guerra tra baby-criminali, per motivi banalissimi, spuntano tatuaggi che sembrano inneggiare a Gomorra. Un vero e proprio modo d’interpretare la vita, ispirandosi a finti-modelli ripresi della televisione o magari da frasi- ai limiti della censura -che vengono pubblicate sui social.
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