Torre del Greco. La missiva è arrivata direttamente dalla direzione generale sulla scrivania di tutti i segretari cittadini del Pd: il tesseramento per l’anno 2017 comincerà il 17 luglio e si concluderà il 25 settembre, l’estrema sintesi del messaggio inviato in tutti i circoli democrat d’Italia. Un messaggio capace di fare saltare dalla sedia finanche il compassato Antonio Cutolo, il professore chiamato inizialmente a traghettare il primo partito del centrosinistra all’ombra del Vesuvio fino alle Regionali del 2015 e poi rimasto stancamente in sella per ulteriori due anni. Perché l’ex sindaco degli anni Novanta è consapevole dello sforzo economico a cui – a breve – saranno costretti gli iscritti del Pd di Torre del Greco.
Salasso senza precedenti
I flop della tormentata storia dei democrat della città del corallo non si contano, eppure non avevano particolarmente influito sul tesseramento di febbraio: non senza qualche polemica – legata, in particolare, ai pacchetti sottoscritti on-line attraverso l’utilizzo di una sola carta di credito – il Pd di Torre del Greco aveva racimolato circa 900 iscritti. Ebbene, a sei mesi di distanza, gli irriducibili sostenitori di Matteo Renzi & co. potrebbero essere costretti – qualora volessero rinnovare il proprio giuramento al partito democratico – a sborsare ulteriori 15 euro. Perché la missiva inviata dalla direzione generale non lascia spazio a dubbi e interpretazioni: la finestra tra il 17 luglio e il 25 settembre non andrà a incrementare i numeri di febbraio, ma costituirà la vera base per i congressi d’autunno. In pratica, l’iscrizione di inizio anno “coprirebbe” il 2016 – praticamente a scoppio ritardato – e non il 2017. Con l’inevitabile conseguenza che, in sei mesi, il sostegno al Pd verrebbe a costare la bellezza di 30 euro – la meta del bonus Irpef voluto dall’ex premier ora caccia di rivincite – a iscritto. Circostanza capace di turbare i sonni dei signori e delle reginette delle tessere, in evidente imbarazzo davanti all’idea di chiedere un’ulteriore “tassa” ai propri sostenitori. D’altronde, al momento, l’ipotesi di un gentlemen’s agreement tra le varie correnti sembra da escludere e all’orizzonte si profila l’ennesima guerra a colpi di euro/tessere. Qualcuno aveva provato a ventilare l’ipotesi di provare a mantenere le 900 adesioni di febbraio senza passare per lo stillicidio della nuova “finestra di mercato”, ma – alla luce delle regole dettate dalla direzione nazionale – la soluzione sarebbe già stata scartata.
I congressi di circolo
Conclusa la campagna-bis per le adesioni, si aprirà la stagione dei congressi. Secondo le linee guida indicata dai vertici nazionali del Pd, entro il primo ottobre dovranno essere presentate le candidature per le segreterie provinciali – assemblea in programma il successivo 22 ottobre – e dal 6 ottobre al 15 ottobre dovranno essere celebrati i congressi di circolo. Insomma, in casa Pd, si annuncia un autunno di fuoco all’ombra del Vesuvio.