Ercolano. Spenti i focolai del Vesuvio, a Ercolano c’è un altro fuoco che continua a bruciare. Non è un vero rogo ma quando il fumo sfiora il viso, gli occhi piangono “lacrime napulitane”. E si, perché a Ciro Buonajuto – sindaco renziano e leader nazionale del Pd – l’America costa lacrime amare, proprio come recita il testo della famosa canzone interpretata da Sergio Bruni che racconta la storia di un migrante nostalgico innamorato di Napoli.
La storia del sindaco americano però è diversa. Buonajuto non è sotto accusa per la “saudade” in salsa napoletana, ma per non essere tornato da Washington – dove è tutt’ora impegnato come unico italiano nel programma di scambio International Visitor Leadership Program – mentre la città bruciava per mano degli eco-criminali. Una scelta capace di scatenare un vespaio di polemiche senza fine.
Al punto che pure l’ex sindaco di Napoli, Antonio Bassolino – nei giorni scorsi – ha deciso di bacchettare pubblicamente, con un post al veleno su Facebook, il pupillo di Renzi sotto al Vesuvio. E visto che la musica non è cambiata nel giro di una settimana – Buonajuto tornerà la prossima settimana – la polemica corre di canzone in canzone.
E da “lacrime napulitane” si passa a “tu vuò fa l’americano”, il capolavoro di Renato Carosone. A ripoporlo – in versione riveduta e corretta – ci hanno pensato gli attivisti di Casapound. Gli estremisti di destra ieri mattina hanno affisso uno striscione ai piedi del Municipio di Ercolano, a corso Resina. “Tu vuò fa l’americano, mentre noi bruciamo. Buonajuto dimettiti” si legge sul telo bianco con una scritta nera. “Citando ironicamente la canzone di Renato Carosone abbiamo contestato il sindaco di Ercolano e vicepresidente del Parco Nazionale del Vesuvio Ciro Buonajuto che se ne sta comodamente in viaggio negli Stati Uniti, mentre la nostra terra brucia per mano ignota e criminale, costringendo i cittadini a respirare veleni di ogni tipo”, ha ribadito sui social gli attivisti di Casapound. Buonajuto – che pure si è difeso in questi giorni, ribadendo a chiare lettere di essere costantemente in contatto con il suo vicesindaco, Luigi Fiengo per gestire l’emergenza minuto per minuto – ha incassato, da lontano, anche le critiche dell’opposizione in consiglio comunale e quelle di Articolo 1.
Gli ex dissidenti del Pd, guidati dall’ex sindaco Luisa Bossa (oggi deputato e rappresentante della commissione parlamentare antimafia) avevano criticato la scelta di Buonajuto durante un incontro pubblico. Anche in quella circostanza qualcuno intonò le note di Carosone per “suonarle” al sindaco americano.