Castellammare di Stabia. C’è un altra diplomata con il massimo dei voti a Castellammare di Stabia. Il suo nome non è rientrato nella lista dei 105 ragazzi che hanno sbancato la maturità 2017. Perché la sua storia è diversa, è la favola di una donna che a 48 anni ha coronato «il sogno»- così lo definisce -di diplomarsi.
Fortuna Messina è una casalinga stabiese che oltre 30 anni fa aveva dovuto rinunciare alla sua voglia di studiare «perché il mio papà era geloso e infatti la commissione d’esame gli ha fatto una tiratina d’orecchie- racconta -la presidente gli ha detto “oggi, qui di fronte a me poteva esserci una professoressa di filosofia”».
Fortuna s’è diplomata attraverso i corsi serali organizzati dall’Ipia Ferrari di Gragnano, con la qualifica di Tecnico dei servizi socio-sanitari «ma non mi serve per lavoro, l’ho fatto solo perché ho sete di cultura e studiare per me è come una cura, mi fa stare bene- spiega la donna, moglie e madre di un figlio ormai 25enne -Ho presentato una tesina sulla dignità degli anziani, che è stata molto apprezzata. L’esame orale è stato uno dei giorni più belli della mia vita».
Eppure il percorso non è stato semplicissimo: «Mi sono iscritta appena mio figlio ha compiuto 20 anni- racconta Fortuna -Purtroppo ho mia madre che ha bisogno di assistenza continua e mi sono ritrovata ad essere contemporaneamente, moglie, madre, figlia e studente, un’esperienza molto intensa». La scuola però l’ha aiutata «è proprio così- dice -Al primo anno ero la più grande della classe, molti mi chiamavano zia e cercavo di dare consigli ai ragazzi, l’invitavo a studiare. Andavo in classe alle tre e mezza del pomeriggio e fino alle otto. Frequentare le lezioni mi ha aiutato a staccare dai miei problemi».
A sostenerla in questo percorso suo marito, un militare «neanche lui, purtroppo, è riuscito a prendere il diploma- racconta Fortuna -ma era presente, insieme a tutta la mia famiglia, all’esame orale. Alla fine tutti mi hanno fatto i complimenti».
Fortuna Messina si rivolge ai giovani «non devono mai fermarsi, la cultura fa bene, aiuta a migliorarsi- continua -Bisogna avere sete di sapere, utilizzando qualsiasi strumento. Io mentre preparavo la tesina cercavo su internet i vocaboli che non conoscevo, volevo cercare di arrivare davanti alla commissione nel modo migliore, ben sapendo che questo bagaglio di conoscenze mi sarebbe rimasto».
Conseguire la maturità a 48 anni «è sicuramente una sensazione strana», dice Fortuna, ma c’è tempo ancora per realizzare un paio di sogni «il mio desiderio più grande sarebbe quello di aprire un centro per anziani. Non so se ce la farò, però non mi arrendo e chissà che non possa riuscire a realizzarlo». Guai- oggi – a chiederle di fermarsi con gli studi «Sto pensando d’iscrivermi all’Università, vorrei laurearmi in Psicologia oppure in Servizio Sociale- conclude Fortuna Messina -Voglio trovare un corso adatto alle mie esigenze».