Portici. Fissato per il 7 agosto il giorno del primo consiglio comunale, scatta il rush finale per la corsa alle poltrone. Il sindaco Enzo Cuomo si è finalmente insediato a palazzo Campitelli e – come da norma – a dieci giorni dall’ingresso in Municipio deve convocare la seduta dell’assise cittadina durante cui saranno affrontanti i primi punti all’ordine del giorno e non solo. Perché il clou della riunione sarà rappresentato dalle votazioni per eleggere il presidente e il vicepresidente del consiglio comunale e dalla presentazione degli assessori della giunta.
La caccia alle poltrone
La presidenza del consiglio comunale resta una nomina ambita dalla stragrande maggioranza degli esponenti politici chiamati a gestire Portici per i prossimi 5 anni. Durante i tre anni di governo cittadino targato Nicola Marrone era stata ricoperta dal leader locale dell’Udc, Massimo Olivieri, poi bocciato alle elezioni dello scorso 11 giugno. In particolare in lizza per la poltrona da capo dell’assise ci sarebbero Claudio Teodonno – già titolare della carica durante il secondo mandato di Enzo Cuomo – Luca Manzo primo eletto della lista Il Cittadino nonché Enzo Ruffino del Pd. Insomma, lo “scontro” tra i fedelissimi del sindaco sembra già essere infuocato.
La rosa per la giunta
Al Pd – secondo rumors – dovrebbero essere riconosciuti due assessorati: lo sport a Maurizio Minichino e i lavori pubblici all’ex oppositore di Nicola Marrone, Giovanni Iacone. Nulla di definito, invece, riguardo alle quote rosa dell’esecutivo cittadino: le donne dovrebbero ricoprire tre dei sette assessorati, ma il primo cittadino dovrà scegliere le lady alla guida del Comune, rispettando gli esiti elettorali dello scorso 11 giugno, riuscendo a mantenere gli equilibri nella sua maggioranza. Un’ultima novità arriva dal fronte Leucopetra, dove sembrerebbe che – a furia di esposti e fotografie – l’attivista Francesco Portoghese, non eletto consigliere comunale per la seconda volta di fila, sia riuscito a guadagnarsi il posto da presidente.
L’opposizione affila le armi
Nel frattempo, in attesa della possibile definizione della giunta che dovrebbe avvenire – salvo imprevisti nelle scelta delle nomine – entro il 7 agosto, l’opposizione composta da 6 consiglieri comunali inizia già a sondare il terreno e a gettare le prime basi per formare un “unicum” decisionale. La volontà è provare a trovare un’intesa tra le file della minoranza per lavorare sinergicamente. Un tasto su cui, in modo particolare, battono i due consiglieri comunali eletti del Movimento 5 Stelle: Alessandro Caramiello e Giovanni Erra. «Non abbiamo ancora avuto modo di confrontarci e capire se ci sarà la possibilità di formare una coalizione a senso unico come opposizione – dice il grillino Alessandro Caramiello -. Sia chiaro: la sinergia potrà durare finché sarà rispettato il nostro programma elettorale perché siamo intenzionati a portare avanti quello che i cittadini hanno chiesto. E se la maggioranza boccerà ogni nostra proposta denunceremmo tutto in sede pubblica».