Torre del Greco. Neanche il tempo di leggere compiutamente le motivazioni della sentenza d’Appello per lo scandalo abusivopoli all’ombra del Vesuvio – sindaco condannato a un anno di reclusione per soppressione di atti veri – e una nuova tegola si abbatte sul feudo di Ciro Borriello. Prima di chiudere i battenti per le vacanze estive, infatti, i tecnici del servizio anti-abusivismo del Comune hanno ispezionato la tenuta di via del Monte e rilevato una nuova serie di opere fuorilegge. Immediatamente destinatarie di un’ordinanza di demolizione.
Le lettere dei corvi
I controlli dei tecnici comunali sono scattati all’indomani di un’apposita richiesta della procura di Torre Annunziata, a cui – a cavallo tra il mese di aprile e il mese di giugno – sarebbero state inviate una serie di lettere anonime su presunte ipotesi di reato consumate all’ombra del Vesuvio. In una delle missive, le attenzioni dei corvi di palazzo Baronale si concentrarono sulle attività fuorilegge portate avanti dal fratello del sindaco Ciro Borriello all’interno del feudo di famiglia. Di qui, i controlli effettuati a fine luglio in via del Monte.
Il locale e il pergolato
All’interno delle relazione firmata il 2 agosto vengono riportati i risultati dei controlli effettuati all’interno del feudo. Accanto a due fabbricati adibiti a civili abitazioni – entrambi oggetto di istanze di condono edilizio, di cui una rigettata a ottobre del 2012 all’epoca in cui alla guida del Comune c’era l’ex sindaco Gennaro Malinconico – i tecnici del Comune hanno rilevato la presenza di un pergolato sprovvisto di qualsiasi tipo di autorizzazione. In particolare, si legge all’interno della relazione, lo stesso è composto «da otto pali di legno su cui si poggiano pali di legno orizzontali e una copertura in bambù. Le dimensioni di tale manufatto sono di circa 9 metri per circa 3,50 metri con un’altezza di circa 2,45 metri». Insomma, l’ideale per organizzare pranzi e cene all’ombra del gazebo realizzato senza alcuna autorizzazione.
L’ordine di demolizione
A sole 24 ore dalla presentazione della relazione tecnica è scattata l’ordinanza di demolizione a carico di Giuseppe Borriello – ex consigliere comunale di Forza Italia ai tempi di Valerio Ciavolino e vero deus ex machina dei successi politici del fratello – firmata dal responsabile del settore urbanistica dell’ente di palazzo Baronale. Un ordine di abbattimento per ripristinare immediatamente lo stato dei luoghi e cancellare così i nuovi abusi edilizi realizzati all’interno del feudo di famiglia. In caso di inottemperanza, il Comune procederà in proprio alla demolizione delle opere fuorilegge con successivo recupero delle spese in danno del proprietario del fabbricato. «La non puntuale osservanza della presente ordinanza di demolizione – conclude il provvedimento – potrà costituire motivo fondamentale di rigetto delle precedenti istanze di condono». Un iter già noto a Ciro Borriello e ai suoi diretti familiari, considerato come il blitz effettuato dai tecnici comunali su ordine della procura di Torre Annunziata non sia il primo in otto anni di mandato. Ma, verosimilmente, potrebbe essere l’ultimo da sindaco della quarta città della Campania.
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