Torre del Greco. Aspettavano solo il suo rientro dalla Russia per concludere un’operazione avviata sabato mattina, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il tribunale di Torre Annunziata: fondi neri, corruzione, appalti pilotati sono le accuse costate il carcere al il sindaco-sceriffo di Torre del Greco, Ciro Borriello, e ad altre cinque persone.
Si tratta dei rappresentanti della societa’ Fratelli Balsamo Srl, Massimo e Antonio Balsamo, e di altri due imprenditori di Torre del Greco, Francesco e Virgilio Poeti. Secondo l’accusa, le investigazioni “hanno rivelato un mercimonio della funzione pubblica svolta dal sindaco”.
Le accuse
Il sindaco di Torre del Greco e’ accusato di aver favorito la ditta ‘F.lli Balsamo S.r.l’, una importante realta’ economica imprenditoriale operante nel settore dei rifiuti in varie province della Campania.
Nello specifico le indagini hanno documentato che la societa’ ‘F.lli Balsamo’, si legge in una nota della Procura di Torre Annunziata, ha “costituito mediante escamotages contabili, fondi neri di denaro contante, funzionali a ripagare lautamente gli atti contrari ai doveri di ufficio posti in essere dal primo cittadino”.
Tali somme “venivano consegnate al sindaco nel corso di incontri mensili in luoghi appartatati, privi di copertura di cellulari, mediante passaggi da un’auto all’altra”. Nonostante tutto questo, gli incontri sono stati integralmente documentati con video-riprese e intercettazioni ambientali.