«Giù il resort per vip a due passi dal casello autostradale», a ordinare la demolizione per il complesso piscine di via Curtoli e direttamente riconducibile agli ex armatori della Dimaiolines è stata la magistratura di Torre Annunziata che nei giorni scorsi ha emesso la decisione per abbattere la struttura che era stata messa in piedi alcuni anni fa. Ad un anno dall’ordinanza di sequestro, l’Eklesia sarà buttato giù. Un club, con tanto di iscrizione, in via Curtoli, su una strada di passaggio che porta all’autostrada nella “zona alta” di Torre del Greco. All’interno del complesso, di mattina utilizzato per un bagno in piscina e relax e di sera location per le feste dei giovani della movida, una serie di irregolarità. Anomalie riscontrate ad agosto 2016 dai carabinieri della stazione capoluogo di Torre del Greco, agli ordini del comandante Vincenzo Amitrano, quando la struttura finì sotto sequestro. I sigilli sulle porte dell’Eklesia erano stati apposti il 6 agosto dello scorso anno, quando un blitz dei militari dell’Arma aveva permesso di portare alla luce un resort per vip costruito abusivamente. L’ennesimo smacco per la famiglia Di Maio, la proprietaria della struttura è l’anziana madre di Carlo, uno degli armatori dichiarati falliti con il crac da 40 milioni del 2010. Le indagini condotte da personale altamente specializzato della Stazione Carabinieri Capoluogo, sotto la direzione del Pubblico Ministero, la dottoressa Rosa Annunziata della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata, hanno consentito di accertare che all’interno della struttura erano state realizzate una serie di opere edili senza alcun permesso per costruire e senza alcuna autorizzazione della soprintendenza beni culturali ed ambientali, in violazione alle norme di tutela dagli inquinamenti ambientali e paesaggistiche. La struttura, dal valore di 1,5 milioni di euro su un’area di 5mila metri quadrati, è off limits da tempo e ora sarà abbattuta su ordine della Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Stop ai bagni a bordo piscina e ai calici di champagne nell’esclusivo resort.
A far scattare le indagini dei militari dell’Arma le lamentele di alcuni residenti della zona che avevano lamentato il disturbo alla quiete pubblica arrecato dalle feste che si organizzavano fino a tarda notte nel ristorante e lounge bar, diventato nel giro di pochi mesi punto di riferimento dei vip a caccia di relax. Da lì le verifiche dei carabinieri che successivamente hanno accertato le numerose irregolarità perpetrate per l’allestimento del club e tutto l’iter giudiziario che ha messo nei guai la 77enne, A.D.C., che ha preferito patteggiare la pena. La donna con il provvedimento del Gip, Giovanni De Angelis, è stata condannata a 4 mesi di arresto e un’ammenda di 22mila euro. Ora dovrà anche demolire tutte le opere abusive nell’Eklesia e ripristinare lo stato dei luoghi a sue spese.
CRONACA
13 agosto 2017
Giù il resort per vip di Torre del Greco, l’Eklesia sarà abbattuto