Torre del Greco. Quando sono riusciti a sfondare la porta della casa-tugurio al primo piano di un palazzo d’epoca a due passi dal centro storico della città, agenti di polizia e assistenti sociali si sono ritrovati davanti agli occhi una scena raccapricciante: rifiuti in ogni angolo dell’appartamento e insetti di qualsiasi specie a banchettare tra i resti di cibo lasciati sul pavimento.
Poi, varcata la porta di una stanzetta, lo spettacolo è diventato insopportabile: Francesca – nome di fantasia – era rannicchiata su un letto intriso di escrementi e urina. Così la disabile di 15 anni era segregata in casa dai genitori, una coppia residente a Casoria e pronta a trasformare l’appartamento preso in affitto a Torre del Greco in una sorta di prigione per la figlia affetta da disturbi mentali.
Un orrore a cui è stata finalmente scritta la parola fine, con Francesca strappata alla madre e al padre capaci solo di riscuotere ogni mese la pensione di invalidità della figlia e trasferita in una casa-famiglia fuori città.
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