Sono le 21.50 quando 30 militari della Guardia di Finanza piombano in via Bonito a Castellammare di Stabia e braccano gli extracomunitari che vendono merce contraffatta sui marciapiedi. Sbucano dal nulla, in borghese, a piedi, con sole due auto a bloccare la strada, dall’angolo dove con piazza Giovanni XXIII fino all’Hotel Montil. Nessuna possibilità di fuga per i vu-cumprà, che non riescono a scappare, come accaduto altre volte. La gente che affolla la villa comunale resta a bocca aperta davanti all’azione repentina e risolutiva dei finanzieri. In pochi minuti viene recuperata tutta la merce falsa che gli extracomunitari avevano messo abusivamente in vendita, alcuni vu cumprà vengono bloccati. Qualcuno prova a fare resistenza, ma viene immediatamente braccato. Il bilancio Il blitz delle fiamme gialle, agli ordini del capitano Mario Aliberti, permette di recuperare oltre duemila prodotti falsi. Ci sono borse, scarpe, cinture e occhiali, riproduzioni anche di discreta qualità delle più note marche italiane ed estere. Poi ci sono centinaia di giocattoli, prodotti di elettronica, cd e dvd falsi. Alla fine arriva un furgone per portare via tutta la merce sequestrata.
Gli extracomunitari, per la maggior parte del Senegal e della Costa d’Avorio, vengono identificati, cinque vengono condotti in caserma per ulteriori accertamenti. La loro posizione è al vaglio degli inquirenti, se avessero precedenti penali o risultassero irregolari, rischie
rebbero l’arresto e l’espulsione dall’Italia. Le perquisizioni Il dispiegamento di forze messo in campo dalla Guardia di Finanza lascia pensare che l’operazione fosse in programma già da tempo. Le fiamme
gialle, con tutta probabilità, hanno fatto appostamenti in zona e monitorato le abitudini dei vu cumprà, prima di entrare in azione. Subito dopo il blitz sono scattate anche le perquisizioni nelle abitazioni degli immigrati. La maggior parte risiedono tra la zona del
centro antico e del Capo Rivo e non è da escludere che possano scattare anche controlli sui proprietari delle abitazioni, qualora dovessero registrarsi casi di appartamenti o bassi fittati senza contratto. La casbah Da tempo montava la protesta per la situazione degli extracomunitari in via Bonito. Già prima della riapertura della villa comunale, gli immigrati si posizionavano sui marciapiedi occupando gran parte degli spazi e impedendo quasi il passeggio. Tante erano state le richieste d’intervento da parte delle forze dell’ordine e in qualche occasione la polizia municipale aveva fatto scattare blitz con l’obiettivo di contrastare il fenomeno. Ma puntualmente gli extracomunitari hanno tornato ad occupare quei marciapiedi, tra le proteste anche dei commercianti penalizzati dagli ambulanti abusivi. Il giro d’affari, ogni sera, s’aggira tra i mille e i 2mila euro sui marciapiedi di via Bonito e la merce contraffatta, nella maggior parte dei casi, viene prodotta da aziende controllate dalla criminalità organizzata. L’operazione di ieri sera della Guardia di Finanza ha assestato un duro colpo agli irregolari e non è da escludere che possa aprire anche un altro filone circa l’alloggio in città degli extracomunitari che finiscono in case tugurio fittate in nero da proprietari senza scrupoli.
CRONACA
1 settembre 2017
Smantellato il mercatino abusivo Fermati 5 vu-cumprà in via Bonito