Forse non bellissimo, ma efficace. Il Napoli a Bologna impara che si puo’ vincere anche con minor brillantezza e un po’ di cinismo in piu’ del solito. Il 3-0 Dall’Ara, completato nel finale e firmato da Callejon, Mertens e Zielinski, in pratica con i tre tiri in porta della loro squadra, e’ di grande importanza anche per il modo in cui e’ maturato. Ma e’ anche la decima vittoria di fila, consente di tenere il passo di Juve e Inter e di aprire nel migliore dei modi il ‘tour de force’ delle sette partite in venti giorni. Nonostante il risultato netto, non e’ stata una passeggiata perche’ la volonta’ di archiviare come un episodio del passato i sette gol presi lo scorso anno si e’ vista fin dai primi minuti del Bologna, in campo con la nuova seconda maglia, bianca e banda obliqua composta dai nomi dei 100 piu’ presenti della sua storia. Azzurro tradizionale, invece, per il Napoli, ma l’avvio di partita della squadra di Sarri e’ stato piuttosto sbiadito. Ne ha approfittato soprattutto Palacio, in ottima evidenza, alla prima da titolare e con un ruolo sulla carta da trequartista, ma nei fatti a scambiarsi spesso con Destro al centro dell’attacco, e la capacita’ di dare alle azioni un alto tasso di tecnica e imprevedibilita’. E’ subito Verdi il protagonista di due grosse occasioni: al 6′, quando disorienta Hysaj e conclude di sinistro in diagonale, largo di meno di mezzo metro. Poi all’11’, su punizione dal limite procurata dall’argentino, il numero 9 calcia a giro e Reina manda in angolo con l’aiuto della traversa. Al 18′ e’ ancora Palacio ad inserirsi da sinistra, sul preciso cross irrompe Di Francesco al volo, Masina corregge in rete, ma e’ in fuorigioco. La replica degli ospiti e’ in un tiro di uno spento Hamsik alla mezzora, su sponda di Callejon, bloccato da Mirante. E nelle accese proteste per una sospetta ostruzione di Helander su Mertens, ma l’arbitro Giacomelli lascia correre e ‘dalla regia’ non arriva nessuna segnalazione di senso contrario. Perso in difesa Chiriches per infortunio, il Napoli rientra con Albiol, inizialmente a riposo. E’ il momento di spingere per agguantare i primi, ma Hamsik, sostituito al 60′ da Zielinski, e compagni sono macchinosi e faticano a trovare gli automatismi. E i rossoblu’ si avvicinano ancora al gol quando Reina respinge di piedi su Destro e nel rimpallo rischia di essere superato e Koulibaly spazza quasi sulla linea. La partita pero’ si sblocca a sorpresa poco dopo, al 22′, quando una buona giocata di Insigne si combina con un errore di Masina. Il cross dell’azzurro da sinistra e’ a rientrare e il terzino solo in area con Callejon alle spalle, si fa scavalcare: lo spagnolo la spinge dentro di testa, regalandosi pure un tunnel a Mirante, rimasto un po’ sulle gambe sul traversone. Donadoni prova a rispondere con Krejci per Destro, e Petkovic per Palacio, ma i suoi accusano il colpo e alla fine non riescono ad impedire al Napoli di fare il Napoli e dilagare. Al 38′ e’ Mertens a rubare palla ad un distratto Pulgar e a punire il portiere con un secondo e irridente gol sotto le gambe. E mentre la curva di casa si ‘consola’ con i soliti brutti cori sui napoletani e il Vesuvio, la ditta Sarri confeziona un triangolo in area finalizzato da Zielinski in scivolata, per un 3-0 forse eccessivo.
SPORT
10 settembre 2017
Calcio: 3-0 a Bologna, Napoli e’ cinico e tiene il passo