Il suono delle campane del Santuario di Pompei ha reso quasi solenne l’accesso agli Scavi dei presidenti delle Camere basse dei Paesi del G7. All’ingresso di Piazza Immacolata, dove sono arrivati alle 18, ad attenderli il padrone di casa, il sindaco Pietro Amitrano, puntuale come un orologio svizzero per il primo grande evento del suo mandato. Il primo cittadino in abito blu, insieme al direttore generale del parco archeologico e del Grande Progetto Pompei, Massimo Osanna e Luigi Curatoli, ha dato il benvenuto a Laura Boldrini e i suoi “colleghi” tra lunghe strette di mano e abbracci. Un clima informale di grande cordialità, quello respirato nel sito archeologico più importante al mondo, dentro e fuori un servizio di sicurezza impeccabile: la polizia municipale ha liberato dalle autovetture via Plinio, Piazza Esedra, Piazza Immacolata e Porta Marina Superiore; mentre i punti sensibili della città mariana sono stati blindati con l’installazione di circa una cinquantina di fioriere anti-terrorismo. Tutto sotto controllo anche quando è scattato l’allarme bomba, rivelatosi poi falso, che ha imposto agli artificieri di far brillare uno zaino a Piazza Esedra.
La visita
Con un’ora di ritardo è partita la visita agli Scavi dei presidenti delle Camere dei Paesi del G7, dove Osanna ha interpretato il ruolo di guida d’eccezione. In lingua inglese, il direttore del sito archeologico ha illustrato la storia della città dei tesori nascosti. L’itinerario è partito dall’ingresso di Piazza Anfiteatro. Diverse le soste tra la visita alla Palestra Grande con la mostra “Pompei e i Greci” e alla Domus di Loreio Tiburtino. Passeggiando lungo via dell’Abbondanza, i presidenti delle Camere basse – non più sette come in mattinata, ma cinque per l’assenza dell’inglese John Bercow e Geoff Regan (sostituito dal vice) oltre a quella del rappresentante americano – hanno visitato la Domus dei Casti Amanti, le Terme Stabiane, la Domus di Sirico, dove sono esposti alcuni calchi delle vittime dell’eruzione. Nel corso della passeggiata, interrotta solo per pochi minuti nei punti adibiti a ristoro, la Boldrini ha raccontato con entusiasmo del tour fatto in mattina a Napoli tra Via Tribunali, San Gregorio Armeno e Piazza San Domenico Maggiore, dove ha potuto ammirare – insieme agli altri componenti della delegazione – la scultura del Cristo Velato. La presidente della Camera dei deputati ha spiegato dell’aria di festa respirata nel capoluogo campano, dove è stata omaggiata da molti commercianti e musicisti di strada, che le hanno suonato la tarantella. La visita s’è chiusa temporaneamente al Quadriportico dei Teatri, dove s’è tenuta una cena privata insieme a una cinquantina di invitati.
A seguire il percorso notturno illuminato nel quartiere monumentale del Foro. Nell’edificio della Basilica si sono esibiti in concerto i musicisti del Conservatorio di San Pietro a Maiella con Sabrina Sanza soprano, Tonia Lucariello contralto, Francesco Auriemma baritono, Angelo Gazzeno al piano, Federico Maddalena al mandolino e Ivan Pagliuso alla chitarra. A guidarli il direttore Elsa Evangelista. Il programma musicale è stato dedicato ad operisti italiani e napoletani, con omaggio alla canzone napoletana sulle note di Rossini, Verdi, Puccini, Paganini, Donizetti, Paisiello e Bellini.
Turisti curiosi
Alla visita della Boldrini e dei presidenti delle Camere basse ha partecipato con entusiasmo anche il primo cittadino di Pompei, Pietro Amitrano. Un’occasione importante per il sindaco per discutere anche del Grande Progetto Pompei e dell’allarme sicurezza, sul quale si sono riaccesi i riflettori a poche settimane dagli attentati di Barcellona e Cambrils. Ma per la visita di Pompei non sono state riscontrate difficoltà. Gli Scavi sono rimasti aperti, tanto che tantissimi turisti – molti dei quali inglesi e francesi – si sono fermati incuriositi a scattare fotografie. Il primo cittadino di Pompei, che s’è detto «orgoglioso di un evento di portata mondiale», ha scambiato anche qualche battuta con un bambino in visita agli Scavi. E’ stata la stessa presidente della Camera dei deputati a volere il parco archeologico aperto per l’occasione, così da lasciare il percorso accessibile ai turisti. Un messaggio chiaro contro il terrorismo in un giorno che doveva essere soltanto di festa per celebrare le bellezze del Mezzogiorno.