All’indomani della corsa ai certificati registrata in tutta Italia, Pompei si cautela rispettando le nuove norme in tema di vaccinazioni obbligatorie. La nuova amministrazione, in un summit organizzato dall’assessore alla sanità, Antonio Coppola, e moderato dal dottore Sergio Amitrano, ha incontrato tutti i dirigenti scolastici della città mariana e l’azienda sanitaria rappresentata da Langella, Ambrosio e D’Aniello, rispettivamente direttore del distretto 58 dell’Asl, coordinatrice e pediatra. Un faccia a faccia studiato da Coppola – al quale era presente anche Pasqualina Dentino in qualità di assessore alla pubblica istruzione e all’edilizia scolastica – per evitare lunghe file nelle segreterie, telefoni costantemente occupati, caselle mail intasate e per fornire ulteriori delucidazioni agli istituti del territorio locale. Eppure Pompei, come emerso dall’incontro al primo piano di Palazzo de Fusco, non ha riscontrato disordini. La città mariana risulta super vaccinata: oltre il 90% dei bambini sono già forniti dell’intera documentazione. Ecco perché tutto si sta svolgendo nella massima tranquillità all’ombra del Santuario, dove la maggioranza dei genitori ha già provveduto a presentare la certificazione necessaria per rendere valida l’iscrizione a scuola.
Alla base del dato positivo registrato a Pompei circa il numero dei vaccinati c’è una super organizzazione: la città mariana – come confermato dalla coordinatrice del consultorio, la dottoressa Ambrosio – vanta un’eccellente copertura vaccinale. Periodicamente sono organizzati incontri col pediatra qualora dovessero essere riscontrate delle difficoltà. In aggiunta, alle mamme di Pompei è stata illustrata tutta la documentazione circa l’autocertificazione scaricabile sul sito dell’azienda. Ai dirigenti scolastici è stato inoltre spiegato come l’inserimento dei nomi dei bambini vaccinati avvenga secondo un programma regionale, pertanto non tutti risulteranno immediatamente on line, soprattutto per la zona periferica.
In un incontro che s’è rivelato particolarmente costruttivo, voluto per fornire chiarimenti agli istituti, i presidi hanno comunicato tutte le loro perplessità. In particolare è stato chiesto in che modo bisognerà gestire i casi di mancate vaccinazioni per i bambini stranieri. Qualcuno, invece, ha osservato come il ministro dell’Istruzione non sia riuscito a proseguire verso la semplificazione burocratica. Altri hanno chiesto in che modo poter verificare le inadempienze. La dottoressa Ambrosio ha spiegato «che le famiglie potranno sottoscrivere un’autocertificazione con la quale dichiarano di essere in regola con la normativa o manifestano la volontà di mettersi in regola secondo i tempi previsti dalla legge».
La pediatra D’Aniello ha sottolineato, infine, come «a Pompei tutte le famiglie siano disponibili a vaccinare il proprio figlio e come non siano emersi particolari problemi».
Un’inversione di tendenza rispetto al resto dell’Italia, andata in tilt all’indomani dell’obbligo della vaccinazione.