“Ho deciso di restare quando mi sono reso conto che la società crede in me”. Paponi, per la prima volta, parla del suo rinnovo con la Juve Stabia. “La fiducia della dirigenza mi dà la forza per lavorare al massimo – dice l’attaccante – Poi qui mi trovo bene sia coi compagni di squadra che nell’ambiente”.
Il ‘Papo’ dopo il rinnovo ha iniziato subito alla grande la nuova stagione. Dopo la doppietta all’Ascoli, in coppa Italia, per il bomber è arrivata anche quella alla Fidelis Andria alla prima di campionato. Un problema al piede poi gli ha impedito di scendere in campo a Catanzaro.
L’amico Di Vaio
Una lunga carriera da girovago quella di Daniele Paponi in cui ha vissuto anche un’esperienza in Canada, nel Montreal Impact, dove ha seguito Marco Di Vaio. Suo compagno di squadra nel Bologna. “E’ l’attaccante con cui mi sono trovato meglio – spiega l’attaccante della Juve Stabia – Un uomo e un giocatore fantastico”. Non a caso Paponi ha deciso di trasferirsi nel 2013 al Montreal, dove il suo grande amico Di Vaio si era già trasferito prima.
Daniele Paponi ci aveva messo poco per conquistare i tifosi del Montreal. La partita chiave è quella contro il Colorado, nella Major League Soccer, la serie A del campionato americano. Il bomber segna una doppietta, con il primo gol alla Del Piero. Una lunghissima carriera iniziata col Parma, 12 anni fa, e che l’ha visto giocare anche a Cesena, Rimini, Perugia, Bologna, Ancona e Latina prima di passare alla Juve Stabia da gennaio dell’anno scorso. Qualche soddisfazione se l’è tolta. E ancora oggi è ricordato il suo gol di tacco, simile alla parata stravagante di Higuita, in un Parma-Messina, che su youtube è ribattezzato il gol ‘scorpione’. “Ovviamente qualche rimpianto c’è – ammette Daniele Paponi – Però adesso il passato è andato e voglio solo guardare avanti. Il mio presente si chiama Juve Stabia”.
Il mare di Ancona e Castellammare
Paponi è nato e ha vissuto ad Ancona. Città di mare come Castellammare. Per il bomber della Juve Stabia non è stato difficile ambientarsi. “Mi trovo bene qui – dice – anche se voglio vivere Castellammare bene, con la mia famiglia perché l’anno scorso sono stato solo”. Il giocatore delle Vespe, inoltre, nella vita extra calcio si definisce: “un uomo tranquillo. Penso al bene della mia famiglia e tutto il resto passa in secondo piano”.