«I miei genitori hanno affrontato la guerra, patito la fame, non meritano il riposo eterno in mezzo a tanto degrado». Paolo Cesino, un 80enne del rione dell’Acqua della Madonna di Castellammare di Stabia, lancia la sua crociata contro le pessime condizioni in cui versa il camposanto cittadino. «Ho parlato con l’amministrazione, con il direttore del cimitero, mi sono rivolto persino alla Procura, mi hanno solamente preso in giro. Dal 2012 sto chiedendo un intervento di manutenzione, basterebbe mettere un po’ di asfalto sul viale sovrastante considerando che i loculi sono un metro e mezzo sotto terra- racconta -Nessuno ha fatto niente e io ogni volta che piove sono costretto ad asciugare l’acqua, anche se ormai le pareti sono umidissime. Sono stanco di questa situazione, non hanno rispetto nemmeno per i morti».
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