Il gioco è molto semplice e l’affare è praticamente assicurato. Ma è tutto in regola? E’ una domanda al centro delle indagini portate avanti dalla guardia di finanza che accende definitivamente i riflettori sulle strutture extralberghiere. Si tratta di un business esploso a Sorrento e dintorni nel corso degli ultimi anni e che da tempo suscita polemiche e dibattiti pure sui social network per i numeri che produce il comparto. Ipotesi evasione fiscale Le fiamme gialle lavorano su un fronte preciso: l’evasione fiscale. D’altronde gli accertamenti di routine fatti dai Comuni forniscono già risposte abbastanza eloquenti che sostengono la tesi secondo la quale il business dell’incoming coincide pure con sacche di furbetti a dir poco corpose. Tipo quando si leggono i bilanci delle amministrazioni in cui vengono enunciati i numeri dell’imposta di soggiorno e balzano agli occhi le quote di sommerso recuperate grazie alle verifiche dei vigili urbani. Massima attenzione è rivolta a Sorrento e Sant’Agnello, due località già al centro di una denuncia esplosiva timbrata Abbac (l’associazione dei bed and breakfast e affittacamere della Campania) dello scorso maggio in cui si parlava addirittura di 1.000 posti letto fuorilegge. Il dato è stato registrato dalle fiamme gialle che restano in allerta contro gli illegali del turismo. Non è comunque da meno il controllo sugli alberghi e questo rientra ampiamente all’interno del dispositivo anti-evasione.
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