«La stupidità non è un handicap… parcheggia altrove». E’ quanto scritto su uno striscione affisso da un gruppo di genitori ai cancelli della scuola “F. Cangemi”. Il messaggio è stato collocato davanti ai posti auto riservati a persone diversamente abili. Posti che, puntualmente, vengono occupati da persone “diversamente” civili. Da chi, insomma, non ne ha alcun diritto. Ed è quello che è capitato nei giorni scorsi. La gli episodi legati alla sosta selvaggia non si contano. Quelle aree di sosta davanti ai cancelli della scuola fanno troppo gola per essere ignorati. Nella giungla del traffico mattutino, al suono della campanella, si scatena l’inferno. Vince chi arriva prima, vince chi dei diritti civili se ne fa beffa. Questa volta, però, c’è chi ha deciso di alzare la voce. Di rivolgere un appello ai “furbetti” della stupidità. E lo ha fatto con tanto di striscione da stadio. «Lasciate liberi i posti» c’è scritto su un altro striscione. Basterebbero più controlli o semplicemente una buona dose di civiltà per garantire il rispetto delle regole e un posto a chi realmente ne ha bisogno. E c’è chi invoca, a giusta ragione, l’intervento degli agenti di polizia locale. Loro fanno quello che possono. Poco, troppo poco. Ma i plessi scolastici sono sedici e gli uomini in divisa la metà. Difficile, se non impossibile, pattuglia re entrate ed uscite. «I vigili a disposizione presso il comando non sono sufficienti per garantire una copertura capillare del territorio – ha commentato Antonio Di Somma, assessore alla polizia locale e trasporto scolastico -. Per ciò che attiene il caso della scuola Cangemi ho dato indicazione di intensificare i controlli, pur ritenendo che questa non è la soluzione. Boscoreale – ha aggiunto – è un territorio vasto ed è difficilmente controllabile, soprattutto per la carenza di personale. La sosta selvaggia, in particolare vicino alle scuole, è un problema molto più ampio e diffuso, e che attiene al rispetto delle regole e del senso civico. Regole che purtroppo vengono dimenticate. Una soluzione – ha chiosato – potrebbe arrivare con l’istituzione del nonno vigile, ma ci sono degli ostacoli da superare». Il nonno vigile La figura del “Nonno Vigile” è stata istituita nel 2013 dal Commissario Straordinario. Il servizio prevede «la vigilanza all’entrata e all’uscita degli alunni, di tutti i plessi scolastici delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado». Il progetto non è mai decollato. Era prevista la pubblicazione di un bando di selezione, ma non se n’è fatto più nulla. Il motivo è presto spiegato. Il regolamento attuale prevede che ogni nonno ricevesse un corrispettivo di euro 7,50 per ogni ora di prestazione effettuata. E le ben note condizioni economiche dell’ente non hanno mai dato la possibilità di far partire il progetto
CRONACA
17 settembre 2017
Scuola, disabili senza sosta Docenti e genitori in rivolta