Ombre sulle spese relative agli interventi di somma urgenza effettuati per l’emergenza incendi a Ottaviano, i carabinieri acquisiscono gli atti in Comune. Hanno chiesto copia di documenti, come fatture, affidamenti, verbali e relazioni dei revisori di conti ma soprattutto l’iter amministrativo messo in campo per individuare società, ditte ed associazioni che hanno fornito il loro contributo nei giorni in cui le fiamme hanno divorato il Parco Nazionale del Vesuvio. Nel mirino dei carabinieri della stazione di Ottaviano – agli ordini del maresciallo Agostino Giannettino – sono finiti tutti gli incarichi affidati a otto ditte e associazioni durante il periodo che va dall’11 al 18 luglio. Gli uomini del maresciallo Giannettino vogliono vederci chiaro su una serie di incarichi che sembrano presentare delle discrepanze, insomma troppe ombre sulle quali hanno deciso di aprire un filone investigativo.
Nella lista degli atti acquisiti c’è l’incarico dato all’associazione Pro-gens Onlus per la somma di 2.117,92 euro: l’associazione di volontariato ha allestito presidi sanitari di primo intervento e ha fornito «assistenza alla popolazione per la caduta di ceneri e presenza di fumo». E ancora: l’incarico alla Cooperativa trasporto ambulanze “Emergenza Vesuviana” che ha fornito tre mezzi di supporto ai presidi sanitari per un costo di 5.934,08 euro, la spesa per la fornitura di «mascherine protettive per polveri tossiche, occhiali a maschera e guanti per la prevenzione da intossicazione» per un costo di 5,750,35 euro concessi alla ditta “A. Benenato srl”. Altri 5.940,00 euro sono stati spesi per «la fornitura di acqua con autobotte per supporto di mezzi dei vigili del fuoco e della squadra Cobra2 per la fornitura di acqua per spegnimento degli incendi», incarico dato alla ditta “Ecologia Futura srl” che è intervenuto nelle aree del Parco Nazionale del Vesuvio. Vallone, Mazzamei, Scavolella e Carcova. Per la stessa fornitura, ma nella zona invece di via Trofa, via Sarnelli e rione Greco, sono stati elargiti altri 1.980,00 euro che hanno rimpinguato le casse della ditta “Ecologia La Vesuviana”. Alla ditta “Carbone Angelo” invece l’incarico per 14.960,00 euro per «il supporto alle unità operative abilitate allo spegnimento degli incendi con l’utilizzo di pale meccaniche, scavatori per taglio fuoco e apertura sentieri per mezzi di soccorso» in tutte le strade del parco da via Trova e via Sarnelli, e quelle di Vallone, Carcova e Scavolella. Undicimila euro inoltre per la ditta “Campania Multiservizi-Società cooperativa sociale” per «utilizzo di utensili manuali per taglio e pulizia sentieri come motoseghe, vanghe e pale». Infine, la somma maggiore è stata spesa per la ditta “F.lli Annunziata srl”, 34mila euro per l’utilizzo «delle pale meccaniche e scavatori per disboscamento da cespugli e arbusti sulla linea ferroviaria dismessa Alveo San Gennarello». Cosa abbia acceso i riflettori dei carabinieri ancora non è chiaro anche perché gli investigatori hanno le bocche cucite e non si sbilanciano. Per ora si parla, quindi, di semplici acquisizioni di atti ma non è escluso che possano esserci dei risvolti.